Treviso, morta dopo il parto a 34 anni, indagati i 5 medici di Francesca: “Ha avuto 3 infarti”

Hanno tra i 27 e i 60 anni i medici dell'equipe di ostetricia e ginecologia dell’ospedale di Oderzo che ha seguito Francesca Schirinzi, attualmente indagati per la morte della donna, avvenuta solo 4 ore dopo aver partorito il suo secondogenito. Lo ha deciso la Procura di Treviso dopo l'esposto presentato dal marito della vittima, Antonio Giordano: per loro l'ipotesi è di concorso in omicidio. I fatti sono tristemente noti: Francesca, già mamma di una bimba di 4 anni, originaria di Lecce, ma da anni residente ad Annone Veneto, in provincia di Venezia, si era presentata all'inizio della scorsa settimana in ospedale per dare alla luce il secondo bambino. Il parto, avvenuto al termine di una gravidanza che non ha avuto complicazioni, è andato come da manuale, ma successivamente la donna avrebbe avuto tre infarti e quattro ore dopo sarebbe deceduta. Sarà ora compito della magistratura capire perché, dopo che già l'Uls aveva aperto un’inchiesta interna. "Questo atto – ha detto l'avvocato Cosimo Miccoli, che assiste la famiglia della vittima – testimonia la volontà della Procura di voler fare chiarezza sulla vicenda". Importantissimi saranno anche i risultati dell'autopsia, che verrà eseguita nella giornata di martedì 19 marzo e che potranno aiutare a far luce sulla vicenda, che presenta ancora molte zone d'ombra.

Solo dopo la fine degli esami autoptici la salma di Francesca sarà riconsegnata alla famiglia e potrà tornare in Puglia, la terra in cui è nata e cresciuta, per celebrarne il funerale. La donna, che lavorava come estetista, si era sposata nel 2014 ed aveva già una bambina di 4 anni quando ha dato alla luce il suo secondogenito. Era martedì 12 marzo quando si è presentata all'ospedale di Oderzo dove aveva già concordato il parto. Il piccolo, Marco Francesco, è nato regolarmente all'1.41. Le carte dei medici dicono che al momento della nascita del bimbo, la pressione della donna aveva i valori più alti del solito ma questo, dicono gli esperti, è normale. Poco dopo la neomamma ha avuto un infarto. Rianimata, è stata sottoposta ad altri controlli, ma dopo qualche ora ha avuto un altro infarto seguito da una emorragia. A questo punto è stata sottoposta ad una trasfusione che però non ha impedito il terzo attacco di cuore, che le è stato fatale.