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Torino, lenticchie prodotte in Cina spacciate come IGP di Altamura: sequestri e denunce

La frode alimentare smantellata nelle scorse ore dalla Guardia di FInanza di Torino ha posto sotto sequestro oltre 20 tonnellate di alimenti e denunciato ben 24 persone. Il gruppo importava in maniera massiccia dall’estero legumi, lenticchie e cereali ma in Italia per poi confezionare il tutto in Italia e spacciarlo come Made in Italy.
A cura di Antonio Palma
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Importavano in maniera massiccia dall'estero legumi, lenticchie e cereali ma in Italia riconfezionavano tutto rivendendolo come prodotto made in Italy, in alcuni casi spacciandoli per prodotti Igp come le lenticcie di Altamura. È la frode alimentare smantellata nelle scorse ore dalla Guardia di Finanza di Torino che, al termine di una non semplice indagine coordinata dalla Procura del capoluogo piemontese, oggi ha posto sotto sequestro oltre 20 tonnellate di alimenti e denunciato ben 24 persone tra Piemonte e Puglia. Secondo l'inchiesta delle Fiamme Gialle, l'organizzazione faceva arrivare nel nostro Paese massicce quantità di prodotti provenienti dalla Cina e dall’Egitto ma anche dal Canada e dall'Argentina, con lo scopo ultimo di spacciare gli alimenti come nostrani e quindi ad un prezzo maggiorato

Una volta arrivati a destinazione, infatti, i prodotti sfusi venivano confezionati con cura con simboli ed etichette che assicuravano il Made in Italy e addirittura prodotti Igp come ad esempio le rinomate lenticchie di Altamura. Proprio nella città pugliese, i finanziari hanno scoperto un'altra base del gruppo di truffatori e sequestrato tre tonnellate di alimenti ed un ingente quantitativo di materiale destinato ad ulteriore confezionamento.

L'inchiesta era partita alcuni mesi fa a seguito di un controllo a campione a una macelleria nel quartiere di Porta Palazzo a Torino. Dall'accertamento infatti erano emersi irregolarità nel confezionamento dei prodotti che poi hanno portato all'individuazione di magazzini anche nel milanese  e in Puglia. In tutto sono oltre 40mila le confezioni pre-imballate pronte per l’immissione in commercio che sono state sequestrate insieme a macchinari e attrezzature industriali utilizzate per produrre il tutto per un valore di oltre un milione di euro.

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