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Torino: la bambina malata di tetano ce l’ha fatta. Dimessa dal reparto di rianimazione

La piccola era ricoverata da un mese. Non essendo stata vaccinata dai genitori aveva contratto il tetano ed aveva rischiato di morire.
A cura di Davide Falcioni
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Dopo un ricovero lungo quasi un mese nel reparto di rianimazione dell'ospedale Regina Margherita di Torino la bambina di sette anni che il 10 ottobre era stata portata dai genitori al pronto soccorso in preda a spasmi dolorosissimi perché colpita da tetano, patologia molto rara grazie al vaccino ma potenzialmente letale, è stata dimessa. La piccola sta meglio e continua e le sue condizioni continuano a migliorare: i medici l'hanno trasferita nel reparto di Pediatria diretto da Antonio Urbino.

Il padre e la madre della bimba avevano spiegato ai medici che né lei, né il fratello di poco meno di anno, erano mai stati sottoposti a nessun vaccino. "Non siamo attivisti No Vax, se è quello che pensa la gente. Io e mia moglie crediamo che sul tema dei vaccini ci sia molta  disinformazione e che ognuno difenda le proprie posizioni senza però dare risposte chiare ai cittadini", aveva detto il padre. "Noi abbiamo deciso di non vaccinare nostra figlia sette anni fa quando è nata, non certo sulla scia delle polemiche che si registrano ormai da mesi. Ci siamo informati sugli effetti collaterali e abbiamo fatto le scelte che ritenevamo migliori e giuste". Scelte che, però, hanno rischiato di compromettere seriamente la sopravvivenza della piccola.

La bambina in questo mese è stata sottoposta alla terapia con le immunoglobuline quindi è stata vaccinata contro il tetano. Due settimane fa i genitori si sono presentati anche negli ambulatori dell'ufficio d'Igiene dove la figlia era stata convocata per le vaccinazioni obbligatorie previste dal decreto Lorenzin. In attesa che la bimba esca definitivamente dall'ospedale, la Procura di Torino ha aperto un fascicolo di inchiesta senza indagati né ipotesi di reato: un passo divenuto d'obbligo dopo che gli esami, dopo la quasi certezza da parte dei medici sul fatto che si trattasse di tetano, hanno confermato le ipotesi iniziali.

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