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Torino, ergastolano condannato per omicidio evade durante un permesso premio

Si tratta di Giuseppe Taormina, italiano di 52 anni condannato all’ergastolo per omicidio con fine pena mai. Il suo avvocato: “Sempre stato corretto e affidabile”.
A cura di Susanna Picone
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Un detenuto condannato all’ergastolo in regime di semilibertà non ha fatto rientro in carcere, a Torino, dopo una licenza premio. La notizia è stata diffusa dal sindacato autonomo di polizia penitenziaria Osapp (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria). L’ergastolano evaso si chiama Giuseppe Taormina, è un italiano di cinquantadue anni che sta scontando una condanna per omicidio. “Sono stupito – ha commentato il suo legale, l'avvocato Vittorio Pesavento – perché è sempre stato corretto e affidabile. Tanto è vero che aveva ottime valutazioni”. Taormina era stato arrestato a Cannes nel 1997 qualche giorno dopo aver compiuto una rapina sfociata in omicidio. Nel 2006 l’uomo era stato estradato in Italia. Aveva ottenuto la semilibertà nello scorso maggio, dopo venti anni di reclusione, e da allora lavorava in una associazione di volontariato. Il permesso, secondo quanto si apprende, era da passare in una onlus – ispirata a principi evangelici – che si occupa del reinserimento dei detenuti.

Il commento del sindacato: “Fallimento del sistema penitenziario italiano” –  “A fronte dell’ennesima evasione, anche se attuata in forma indiretta e non immediatamente dal carcere, anche tenuto  conto del soggetto che ha commesso il reato e delle motivazioni per cui stava scontando una condanna  all'ergastolo, riteniamo che l’episodio costituisca la riprova del fallimento del sistema penitenziario italiano e dell'attuale politica delle carceri in particolare dettata dal guardasigilli Andrea Orlando laddove il particolare privilegio di cui godono in questo momento i detenuti e non chi opera a tutela dello Stato e dei cittadini onesti, come la polizia penitenziaria, non rappresenti più una garanzia di sicurezza per la collettività nazionale”, è il commento dopo l'episodio del sindaco Osapp.

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