Torino, busta con proiettile alla Sindaca Appendino: “Non mi faccio intimidire”

Una busta commerciale come tante altre indirizzate alla sindaca presso il palazzo comunale della città di Torino ma con un rigonfiamento sospetto che subito ha insospettito e attirato l'attenzione degli addetti, all'interno in effetti c'era un proiettile calibro 9. È il nuovo e inquietante episodio che vede nel mirino la sindaca del capoluogo piemontese Chiara Appendino dopo i fatti di aprile quando al primo cittadino era stata recapitata una busta con polvere esplosiva. Il plico, una busta marrone, aveva una etichetta bianca con sopra una scritta a pennarello con il normografo: "Piazza Palazzo di Città. Torino. Chiara Appendino". Nella busta, oltre al proiettile, non vi era alcun messaggio diretto verso la sindaca anche se l'intento intimidatorio è evidente.

La busta minacciosa non è mai arrivata nelle mani del sindaco, che tra l'altro era fuori città quando è stata recapitata, ma è stata aperta dagli addetti comunali che poi hanno allertato gli agenti della polizia municipale. Informata dell'accaduto, però, Chiara Appendino ha voluto lanciare un messaggio pubblico per ribadire che non cederà a nessun tipo di ricatto. "Ieri è stata recapitata in Comune una busta indirizzata a me contente un proiettile. Non si sa chi sia il mittente né quali siano le motivazioni" ha scritto oggi sul suo profilo Facebook la sindaca, allegando anche la foto della busta e della pallottola.  "So però molto bene che questi tentativi di intimidazione non sortiscono alcun effetto e, anzi, spronano a continuare a svolgere il mio ruolo di Sindaca con la massima determinazione" ha aggiunto Appendano.

La lettera è stata presa in carico dal la polizia scientifica e dagli uomini della Digos torinese che ora hanno avviato le indagini per cercare di individuare il mittente. La polizia ipotizza che la busta abbia la stessa matrice del plico esplosivo fatto recapitare il mese scorso. In particolare si indaga nell'ambito dei movimenti anarchici e delle minacce arrivate alla sindaca dopo lo sgombero del centro sociale "Asilo" a febbraio