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Thailandia: quasi 200 morti in incidenti stradali in appena tre giorni

Centottantadue persone hanno perso la vita tra il 27 e il 29 dicembre in Thailandia, molte delle quali a causa dell’eccessivo consumo di alcol.
A cura di Davide Falcioni
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Se c'è un paese in cui è decisamente sconsigliato mettersi alla guida di un'automobile quel paese è la Thailandia: le autorità di Bangkok, infatti, hanno reso noto che solo nei giorni 27, 28 e 29 dicembre nelle strade e autostrade hanno perso la vita, in seguito a catastrofici incidenti, 182 persone, con un aumento significativo anche rispetto allo stesso periodo del 2017, quando le vittime della strada furono 167. Numeri che danno perfettamente l'idea della scarsa – o meglio, nulla – sicurezza degli automobilisti thailandesi.

Complessivamente nei tre giorni presi in esame gli incidenti stradali sono stati 1.633, quasi tutti causati da tre fattori: scarsa manutenzione delle strade, distrazione degli automobilisti e eccessivo consumo di alcol. Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità non c'è nessun paese altrettanto pericoloso per chi guida un veicolo nell'area del Sudest Asiatico. Sempre l'Oms ha riconosciuto qualche leggero progresso sul numero annuale di incidenti, sceso del 4,9%, ma ha ricordato anche come in Thailandia il tasso di mortalità per incidenti stradali sia esorbitante: 32,7 persone ogni 100mila perdono la vita alla guida di un'auto. Nel Regno Unito tale tasso è 2,9.

La polizia ha dichiarato che il 40,9% degli incidenti stradali avvenuti tra il 27 e il 29 dicembre 2018 siano stati causati da guida in stato d'ebrezza, mentre il 27,2 dall'alta velocità. Tre quarti dei veicoli coinvolti in incidenti erano motocicli. Molti non erano neppure provvisti della patente di guida.

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