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Tesserino della “polizzia” e foto del concorrente del Gf, la grammatica incastra un truffatore

Una zeta in più e la foto di un ex concorrente del Grande Fratello incastrano un finto vigile urbano accusato di aver messo a segno decine di truffe nel Torinese.
A cura di Susanna Picone
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Ai carabinieri di Nichelino, nella provincia di Torino, è stato sufficiente dare uno sguardo al tesserino di riconoscimento per capire di avere davanti non un vero vigile urbano, ma sicuramente un truffatore. Su quel tesserino utilizzato da un uomo per tentare di truffare gli anziani c’era infatti una zeta di troppo alla voce “polizzia locale” e in più la foto utilizzata per farsi riconoscere era quella di un ex concorrente del Grande Fratello. L’errore di grammatica e anche la scarsa somiglianza con quello in foto hanno insospettito le vittime e alla fine il truffatore è stato arrestato al termine di un rocambolesco inseguimento. I carabinieri sono riusciti a incastrarlo dopo una raffica di truffe ad anziani avvenute la scorsa settimana a La Loggia e Beinasco. Secondo la ricostruzione degli investigatori, giovedì 6 aprile l'uomo, un venticinquenne torinese, si sarebbe presentato a casa di tre pensionati come addetto della società idrica e, in un caso, come agente della municipale.

Durante la fuga ha aggredito due carabinieri – Con la scusa di effettuare alcuni accertamenti è entrato nelle case degli anziani invitandoli a raccogliere tutto il denaro e gli oggetti preziosi. Per sua sfortuna qualcuno si è insospettito e il truffatore ha preferito allontanarsi assieme a un complice. Poco dopo è stato intercettato da una pattuglia dei militari che ha tentato di fermarlo per un controllo e a quel punto ha tentato una disperata fuga a piedi, ma è stato bloccato dopo un inseguimento. Nel tentativo di riuscire a scappare il giovane truffatore ha anche aggredito due carabinieri, ricoverati in ospedale e dimessi con una prognosi di 5 e 7 giorni. Alla fine è stato arrestato con l’accusa di tentato furto aggravato, resistenza e violenza a pubblico ufficiale. Durante la perquisizione i carabinieri hanno trovato il tesserino falso con l’errore di grammatica, una radio ricetrasmittente, 310 euro in contanti e alcuni mortaretti usati con tutta probabilità per disorientare le vittime.

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