Taranto, tagliano ulivi secolari per rivendere legna: Coldiretti vuole l’esercito nei campi

Non bastavano le malattie che da tempo hanno attaccato gli uliveti in Puglia generando una vera e propria emergenza, ora ci si mette anche la mano dell'uomo a dare un duro colpo agli ulivi secolari. Come denuncia la Coldiretti, infatti, da settimane qualcuno si sta divertendo a tagliare ulivi monumentali in provincia di Taranto con l'assurdo motivo di raccogliere legna da rivendere. "Sono già decine le denunce per il barbaro e criminale taglio degli ulivi in provincia di Taranto, localizzato soprattutto tra Sava e Manduria  una vera e propria strage ad opera di gruppi criminali che tagliano gli ulivi secolari di inestimabile valore per rivendere la legna" ha rivelato infatti Alfonso Cavallo, Presidente di Coldiretti Taranto, sottolineando che "ogni albero frutta circa 10 quintali di legname, solo qualche decina di euro".

"Sono atti vili che segnano, tra l'altro, la fine dell'attività olivicola dei nostri agricoltori che, prima di poter raccogliere nuovamente olive, dovranno aspettare anni" ha ricordato Cavallo che, con il direttore Coldiretti, ha deciso di lanciare una richiesta estrema: l'esercito nelle campagne. "Chiediamo che il territorio sia presidiato e non è da ritenersi eccessivo l'intervento dell'Esercito, ultima e necessaria spiaggia contro i predoni delle aree rurali", ha spiegato. "Le bande criminali seguono perfettamente il ritmo delle stagioni e l'andamento delle produzioni. Furti e danneggiamenti sono praticamente quotidiani tanto da aver spinto alcuni agricoltori ad organizzarsi con ronde notturne e diurne", ha aggiunto il Direttore di Coldiretti Taranto, Aldo De Sario, avvertendo: "Non è più possibile tergiversare, anche perché a repentaglio viene messa la stessa incolumità dei nostri imprenditori agricoli e delle loro maestranze. Pertanto, chiediamo l'intervento della Prefettura e dell'Esercito".