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Stupro di Firenze, uno dei carabinieri ammette: “Ci siamo comportati da maschietti”

Marco Camuffo, uno dei due carabinieri accusati di aver violentato due studentesse statunitensi a Firenze, ha detto durante l’interrogatorio: “Capii che si era realizzata un’occasione di sesso e così ci siamo comportati da maschietti”.
A cura di Davide Falcioni
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"Capii che si era realizzata un’occasione di sesso e così ci siamo comportati da maschietti". Sono le testuali parole pronunciate da Marco Camuffo, uno dei due carabinieri accusati di aver violentato due studentesse statunitensi a Firenze, di fronte al pubblico ministero Ornella Galeoffi durante l’interrogatorio a cui i militari sono stati sottoposti. I fatti – come si ricorderà – risalgono al sette settembre, quando Camuffo e Pietro Costa accompagnarono a casa le due straniere dopo essere intervenuti per sedare una rissa nella discoteca Flo di Piazzale Michelangelo. Sempre secondo Camuffo riaccompagnare nella loro abitazione le due ragazze "per me era una galanteria". "Avrei dovuto avvisare il comandante, ma non l’ho fatto. Ma si è sempre fatto così – ha dichiarato ai pm che hanno chiuso le indagini negli scorsi giorni – perché magari per motivi di sicurezza le aggrediscono nel portone. Così ci siamo consultati, perché eravamo titubanti".

Stando a quanto emerso dalle indagini – che si sono chiuse due giorni fa – furono però proprio i due carabinieri (e non, quindi, degli estranei malintenzionati) ad approfittare delle studentesse, abusando della loro condizione di ubriachezza una volta arrivati in Borgo Santissimi Apostoli, dove abitavano. E che le cose siano andate in questo modo l'ha ammesso implicitamente anche Pietro Costa, che ha riferito agli inquirenti di aver sì “fatto degli errori” e “violato tutti i doveri, ma non sono un mostro". Non solo: Costa ha raccontato che il collega aveva tentato di abbassare i pantaloni alla studentessa, che invece cercava di negarsi. Il militare ha aggiunto poi di non aver visto altro. Per quanto riguarda la sua posizione, ha più volte dichiarato di aver interrotto il rapporto senza completarlo, mentre Camuffo ha riferito che la studentessa era assolutamente disponibile. "È stata lei a invitarmi a salire – ha detto Costa – Pensavo nella mia testa magari salgo poi scendo ci diamo un bacio e finisce là. Sapevo che ero in servizio e questa cosa non doveva assolutamente accadere". Costa ha poi aggiunto: "Io faccio questo lavoro e tutti sanno che queste americane spesso e volentieri fanno delle avances, questa è la storia che sappiamo un po’ tutti. Ho sbagliato. Ho fatto un errore".

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