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Coaching, ecco come funziona e perché chiunque ne ha bisogno

Leonardo DiCaprio ne ha uno, così come ce l’hanno Hugh Jackman, Bill Clinton, Oprah Winfrey, Bill Gates. E secondo Eric Schmidt, presidente di Alphabet ed ex amministratore delegato di Google, “chiunque ha bisogno di un coach”. Perché il coaching non è un’attività riservata esclusivamente ai big, ma può aiutare chiunque a esprimere le proprie potenzialità personali e professionali, raggiungendo più facilmente gli obiettivi di carriera (e non solo). Ecco che cos’è il coaching, come funziona, e a chi rivolgersi per trovarne uno.
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A cura di Ciaopeople Studios
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Grazie anche al grande successo che ha ottenuto tra star e celebrità, il coaching è diventato conosciutissimo negli ultimi anni: sportivi, attori, gruppi musicali, star televisive, uomini politici, cantanti, manager e imprenditori, sono stati molti i personaggi di primo piano che hanno deciso di affidarsi a un coach per riuscire a sfruttare meglio tutte le proprie potenzialità. E, a giudicare dal successo globale che hanno ottenuto, pare che abbiano centrato l’obiettivo.

La nascita del coaching

Ma che cos’è il coaching? Nato negli Stati Uniti in ambiente sportivo (chiunque abbia guardato almeno una volta uno dei tanti film o serie tv che raccontano la vita di liceali e universitari americani sa che l’allenatore viene chiamato appunto “coach”), nella seconda metà degli anni Settanta ha conosciuto un grande sviluppo anche grazie a W. Timothy Gallwey, allenatore della squadra di tennis dell’Università di Harvard, e a Sir John Henry Douglas Whitmore, ex pilota automobilistico.

Dallo sport al mondo esterno

Grazie ai loro studi e alla loro collaborazione, il metodo utilizzato per allenare gli sportivi facendo emergere, potenziando e sfruttando appieno tutte le loro potenzialità e le doti naturali è uscito dai campi di gioco per approdare anche ad altri ambiti. E dagli anni Novanta la figura del coach, dopo aver riscosso successo nell’ambito della formazione, ha iniziato a comparire anche tra professionisti e aziende, che hanno scelto il coaching per migliorare le capacità, prestazioni e produttività. E da allora, un successo dopo l’altro, il coaching è diventato un prezioso alleato anche per vip e celebrità, ma non solo, Tanto che secondo l’ex CEO di Google e ora presidente di Alphabet, Eric Schmidt, “chiunque ha bisogno di un coach”.

L’obiettivo del coaching

Il motivo è facile da comprendere: chiunque ha sogni, progetti, obiettivi. E il coaching, che l’Associazione Coaching Italia definisce come una metodologia che “mira a riconoscere, sviluppare e valorizzare le strategie, le procedure e le azioni utili al raggiungimento di obiettivi operativi collocati nel futuro” da chi si affida a un coach, permette di sviluppare le proprie potenzialità e valorizzare le proprie competenze per raggiungere traguardi personali e professionali.

Come funziona

Ma come, nella pratica, un coach riesce a far emergere le potenzialità nascoste? Lo fa conducendo i suoi clienti, chiamati “coachee”, attraverso un percorso di crescita mirato, durante il quale si focalizzano man mano obiettivi specifici e il coachee, grazie al supporto del suo coach, elabora e costruisce via via le soluzioni e le strategie più adeguate e a lui più consone per raggiungere questi traguardi. E il coach sostiene il suo coachee garantendogli un supporto sia dal punto di vista motivazionale sia da quello operativo.

La crescita

Quindi il supporto fornito non è, come nel classico rapporto di consulenza, sotto forma di soluzione del problema “impacchettata” e presentata al cliente, ma come percorso di crescita che porta al risultato attraverso un lavoro personale. Che quindi non solo arricchisce il coachee incrementando le sue performance personali e facendo emergere tutte le sue potenzialità, ma fa anche sì che la “ricetta” per arrivare all’obiettivo sia “personalizzata”, perché ognuno ha il suo modo per arrivare alla meta.

Il coaching incontra l’IA

Tutte caratteristiche, quelle del coaching, che si sposano alla perfezione con gli obiettivi di Phyd, piattaforma basata sull’intelligenza artificiale che ha come scopo quello di supportare gli utenti nel viaggio alla scoperta e allo sviluppo delle potenzialità necessarie per il lavoro dei sogni. E poiché il coaching è uno strumento ideale da utilizzare per arrivare a questi obiettivi, Phyd ha deciso di integrare anche un’offerta di coaching tra le proprie soluzioni per sviluppare e accrescere le proprie competenze professionali.

L’offerta di coaching di Phyd

In un panorama in cui il coaching è sempre più diffuso e apprezzato, e l’offerta è sempre più ampia e variegata, i coach che decidono di lavorare con Phyd non abbracciano più solo una missione, quella di sostenere e accompagnare i loro coachee fino alla meta, ma scelgono di condividere anche i valori – primi fra tutti quello sociale e quello etico – che la piattaforma garantisce da sempre.

Tariffe agevolate

E anche per questo, per consentire a un numero significativo di persone di accedere a questo percorso di sviluppo, hanno deciso di offrire il servizio di coaching a tariffe agevolate rispetto a quelle abituali, mantenendo il costo delle sessioni su Phyd a un tasso inferiore a quello standard praticato sul mercato. Un plus non da poco per chi decide di affidarsi a Phyd e ai suoi coach per orientarsi nel mondo del lavoro e acquisire tutte le competenze necessarie per il lavoro dei sogni.

Contenuto pubblicitario a cura di Ciaopeople Studios.
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