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Caselle: resta in carcere la colf, accusata di aver ideato il triplice omicidio

Convalidato il fermo di Dorotea De Pippo, l’ex domestica della famiglia Allione sterminata nella casa di Torino. De Pippo avrebbe agito con il suo ex compagno Giorgio Palmieri, che ha confessato i delitti.
A cura di Susanna Picone
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Il Gip di Torino Alessandra Danieli ha convalidato il fermo di Dorotea De Pippo, l’ex colf di Claudio Allione, la moglie Mariangela e la suocera Emilia. Sono i tre pensionati uccisi nella loro abitazione di Caselle all’inizio di gennaio: un delitto confessato, dopo alcuni giorni, da Giorgio Palmieri, ex compagno della colf. La notte tra venerdì e sabato scorso, mentre Palmieri era già in carcere (e inizialmente aveva detto di aver agito da solo), è stata fermata anche la sua ex convivente Dorotea De Pippo. La donna sarebbe stata la complice di Palmieri. Nei giorni scorsi il triplice omicida avrebbe infatti ammesso il coinvolgimento della De Pippo che davanti al Gip si è avvalsa della facoltà di non rispondere.

Triplice omicidio volontario con aggravante della premeditazione – De Pippo è accusata di aver ideato la strage, poi materialmente compiuta da Palmieri. Entrambi devono rispondere di triplice omicidio volontario con l’aggravante della premeditazione. Presso i pensionati uccisi, la colf aveva lavorato fino a cinque mesi fa. Poi era stata licenziata e successivamente al triplice omicidio aveva compiuto acquisti per 3700 euro con tre carte di credito sottratte alle vittime. Risulta che abbia fatto la spesa e comprato capi d’abbigliamento dopo i delitti, ma prima che fossero scoperti.

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