Sandokan, le location della serie Rai girata in Calabria, Toscana e set internazionali

Va in onda questa sera la seconda puntata di Sandokan, la nuova serie Rai con Can Yaman, l'attore turco che riporta sullo schermo uno dei personaggi più iconici dell'avventura letteraria nato dalla penna di Emilio Salgari. La serie, diretta da Jan Maria Michelini e Nicola Abbatangelo, si affida moltissimo alle ambientazioni: non sono solo ricostruzioni scenografiche, ma veri e propri luoghi reali scelti per la loro forza paesaggistica e simbolica. I creatori della serie sono riusciti a trasformare coste calabresi, castelli toscani, lagune e siti storici italiani in un Oriente davvero suggestivo, capace di evocare il Sud Est asiatico ottocentesco (in cui è ambientata la storia di Sandokan) pur affidandosi a luoghi concreti e riconoscibili. Le location diventano così parte integrante del racconto, contribuendo a costruire l'identità della serie ben oltre la trama.

Il set di Sandokan in Calabria, tra mare, porti e coste selvagge
La Calabria rappresenta il vero cuore geografico della serie con Can Yaman. È in questa regione che sono state infatti girate molte delle sequenze più riconoscibili, grazie a un territorio quasi esotico, capace di offrire mare cristallino, scogliere e spiagge selvagge. Le Castella, piccolo borgo nel comune di Isola di Capo Rizzuto, è uno dei luoghi simbolo della serie. Il castello aragonese che emerge direttamente dal mare è stato infatti trasformato in un porto coloniale, diventando un po' il punto centrale della narrazione visiva. Le sue mura e il rapporto diretto con l'acqua restituiscono perfettamente l'atmosfera di una colonia internazionale con rotte commerciali e legata a mari lontani da scoprire.

Altri tratti della costa calabrese, come l’area di Tropea e il promontorio di Capo Vaticano, sono stati scelti per rappresentare spiagge esotiche e approdi isolati. Qui il paesaggio mediterraneo, con le sue scogliere bianche e il mare aperto, si presta a diventare un ideale sostituto di scenari tropicali. Anche Vibo Marina è stata scelta tra le location della serie, con le sue aree portuali e costiere utilizzate per scene legate alla navigazione e agli scambi sul mare. Per completare la cornice calabrese, a Lamezia Terme è stato realizzato un grande set fisico per la ricostruzione della colonia malese di Labuan, integrato alle riprese in esterna e pensato per dare continuità visiva agli ambienti reali.

Le location nel Lazio, tra natura e sotterranei
Nel Lazio la serie ha trovato un equilibrio diverso, fatto soprattutto di luoghi naturali, siti storici e ricreati appositamente per la narrazione. Nei Castelli Romani, ad Albano Laziale, le antiche cisterne romane hanno offerto un contesto davvero suggestivo per le ambientazioni più cariche di tensione. Questi ambienti sotterranei, con le loro volte e i corridoi in pietra, sono stati utilizzati come prigioni, rifugi e spazi segreti, contribuendo a costruire un’atmosfera più cupa e drammatica. Sempre nel Lazio, nei pressi di Tivoli, l’area dei Laghi dei Reali ha fornito un contesto naturale immerso nel verde, ideale per essere trasformato in giungla. La vegetazione fitta, le acque ferme e i sentieri nascosti permettono di evocare ambienti lontani senza ricorrere a effetti artificiali troppo evidenti. Accanto a queste location reali, il Lazio ha ospitato anche parte del lavoro scenico più complesso, con l’uso di spazi produttivi in grado di integrare ambienti fisici e tecnologia avanzata, rendendo possibile la costruzione di paesaggi altrimenti irrealizzabili.

Le location di Sandokan in Toscana, tra architettura e fascino storico
Per rappresentare ambienti più raffinati e simbolicamente legati al potere, la produzione ha scelto una delle architetture più particolari e suggestive d’Italia. Il Castello di Sammezzano, situato a Leccio nel comune di Reggello, è stato utilizzato per alcune sequenze ambientate nella Perla di Labuan. Le sue sale in stile moresco, i colori e i motivi geometrici di ispirazione orientale permettono di evocare un Oriente elegante e fiabesco senza bisogno di interventi tecnologici.

La presenza di questa location dona alla serie un tono visivo diverso rispetto ai set marini e naturali. Qui l’esotismo non passa attraverso il paesaggio selvaggio, ma attraverso l’architettura e la ricchezza degli interni, sottolineando il contrasto tra il mondo del potere e quello dell’avventura. La Toscana dimostra così come un luogo profondamente europeo possa essere reinterpretato in chiave orientale mantenendo comunque la propria autenticità.
Le riprese all'estero e i paesaggi tropicali
Accanto alle location italiane, Sandokan si apre anche a scenari internazionali scelti per rafforzare e rendere ancora più realistica la componente esotica della storia di Salgari. Parte delle riprese si sono svolte sull’isola di Réunion, nell’Oceano Indiano, dove coste vulcaniche, vegetazione esotica e spiagge nere offrono un contesto naturale difficile da replicare altrove. Alcune sequenze sono state girate anche in Thailandia, sfruttando il mare tropicale, i suoi tramonti incredibili e le isole per rafforzare l’ambientazione asiatica. L’uso di queste location internazionali è del tutto strategico: serve a completare il quadro e a rendere ancora più precisa un'avventura che si costruisce soprattutto sull’incontro tra luoghi reali e immaginario.