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Ponte dell’Immacolata, i borghi più belli e originali da visitare

Otto mete originali scelte da Fanpage.it per il ponte dell’Immacolata, tra borghi di montagna, città storiche e paesaggi autentici, itinerari diversi dal solito per scoprire l’Italia fuori rotta.
A cura di Elisa Capitani
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Bressanone a Natale
Bressanone a Natale

Il Ponte dell'Immacolata porta con sé non solo la magia della tradizione italiana, ma anche tante occasioni per trascorrere un weekend lungo all'insegna del relax. È il momento in cui si comincia davvero a entrare nello spirito invernale e soprattutto delle feste: molte persone, infatti, decidono di fare l'albero di Natale e addobbare casa proprio in questi giorni, tra il 6 e l'8 dicembre. C'è invece chi desidera allontanarsi un po' da casa ed esplorare nuove città e, anche in questo caso, le opzioni in Italia non mancano di certo. Sono numerosi i borghi caratteristici in tutta Italia da visitare, da nord a sud ne abbiamo scelti otto da non perdere per il ponte: da quello in cui gustare un famoso formaggio DOP, a quello con i mosaici più belli d'Italia, fino al borgo che offre molte attività divertenti anche per i più piccoli.

Asiago, Veneto

Asiago, conosciuta anche come la Finlandia d'Italia, sorge sull’ampio altopiano chiamato Altopiano dei Sette Comuni, massiccio montuoso che da secoli definisce un’identità culturale e storica. Il centro è davvero un piccolo gioiello, con piazza Carli e i suoi giardini, il Duomo di San Matteo Apostolo (il patrono della città) e le caratteristiche case in pietra. Nelle vie della città, costellate di piccoli negozietti, emerge una vitalità tipica di paese, lontana anni luce dal turismo rapido. Un elemento che distingue Asiago è poi la convivenza tra memoria e contemporaneità. Il Museo Le Carceri, allestito in un vecchio edificio carcerario ottocentesco, propone mostre di fotografia e arte contemporanea. Anche il Museo dell’Acqua è interessante, racconta infatti la geologia dell’area: sorgenti, corsi d’acqua e antiche falde che spiegano perché l’altopiano è così differente dal Veneto "tradizionale".

Asiago Formaggio DOP
Asiago Formaggio DOP

Ma, soprattutto, non si può parlare di Asiago senza nominare il suo prodotto forse più conosciuto: il Formaggio Asiago DOP. Si tratta di un simbolo agricolo e culturale: le malghe sparse tra i prati e le colline  sono ancora operative e usano processi di caseificazione tradizionali. In queste malghe è possibile vedere la lavorazione della cagliata, la stagionatura nelle cantine di montagna, e assaggiare tanto l’Asiago fresco quanto quello Stagionato, varianti che dipendono da terreni, latitudini e tradizioni diverse. Infine, Asiago è ottimo anche per gli amanti della natura, intorno al paese si trovano boschi di conifere e tanto altro verde, perfetto per chi vuole praticare sport outdoor. Il Forte Interrotto e il Sacrario del Leiten, sono testimonianze commoventi della Prima Guerra Mondiale: in particolare, il Sacrario è uno dei primi ossari militari della Grande Guerra.

Asiago, Veneto
Asiago, Veneto

Bressanone, Trentino-Alto Adige

Bressanone, uno dei paesini montani più amati, oltre che uno dei meno turistici. Si trova nel cuore della Valle Isarco, tra montagne ripide e vigneti che scendono verso il fiume Isarco. L'attrazione principale della città è sicuramente il suo centro storico, un suggestivo quartiere medievale che sorge intorno a Piazza del Duomo e al cui centro si trova un antico pilastro di marmo costruito nel 1909 per celebrare i primi mille anni del borgo. Passeggiare poi lungo via dei Portici o via Ponte Aquila permette di ammirare le varie botteghe artigiane, le quali convivono con librerie storiche e caffè che mantengono un ritmo da cittadina alpina autentica.

Bressanone, Trentino–Alto Adige
Bressanone, Trentino–Alto Adige

Uno dei luoghi più sorprendenti è il Palazzo Vescovile, detto anche Hofburg, un complesso rinascimentale che custodisce collezioni d’arte, arazzi e sculture gotiche. Poco distante, il chiostro del Duomo diventa un percorso nella storia medievale della città: archi romanici, cicli di affreschi, atmosfere silenziose che raccontano la stratificazione della città con una densità rara. Nelle settimane di dicembre, Bressanone trasforma poi Piazza del Duomo in un punto d’incontro continuo. Il mercatino natalizio è uno dei più tradizionali d'Italia e fa parte della vita cittadina: prodotti locali, scultori del legno, ceramiche, vin brulé e specialità sudtirolesi entrano nella quotidianità della città. Ma Bressanone è famosa anche per la la sua valle e il verde che la circonda e, soprattutto, per le piste  della Plose, dove chi ama la montagna può praticare numerose attività outdoor.

Bressanone e i mercatini di Natale
Bressanone e i mercatini di Natale

Genova, Liguria

Genova è forse una delle città più sottovalutate, ma ha un fascino davvero unico, specialmente d'inverno e soprattutto oltre il famoso Acquario. Nei caruggi, quei vicoli stretti che si aprono su piccole piazze, si alternano botteghe artigianali, antiche sciamadde dove si frigge ancora la farinata e negozi che mantengono un’identità artigiana sopravvissuta alle trasformazioni della città. Via Garibaldi, con i suoi Palazzi dei Rolli, è il volto monumentale di Genova: residenze rinascimentali e barocche che raccontano la potenza mercantile delle sue famiglie.

Particolare del portale di Palazzo Sinibaldo Fieschi, incluso nei Palazzi dei Rolli, Genova
Particolare del portale di Palazzo Sinibaldo Fieschi, incluso nei Palazzi dei Rolli, Genova

Una delle esperienze più significative è quella del Porto Antico, riprogettato negli anni ’90 e oggi spazio pubblico vivo, affacciato sul mare e costellato di musei come il Galata Museo del Mare. Proseguendo verso il quartiere della Maddalena, invece, si ritrova la Genova più genuina, quella che convive con gli odori forti dei vicoli, le botteghe che vendono tessuti, i negozi di pesce e i laboratori di restauro. Il lungomare, che si estende verso Boccadasse, mostra un’altra identità ancora: un borgo marinaro rimasto intatto nella trama delle case colorate, delle barche a riva e dei locali minuscoli che affacciano sul mare. È un contrasto tutto tipico di Genova: monumentalità e quotidianità, città verticale e scorci mediterranei, mare e pietra a distanza di pochi passi.

Boccadasse di Genova
Boccadasse di Genova

Bologna, Emilia-Romagna

Bologna, città della cultura italiana per eccellenza, sorge ai piedi dell’Appennino, in una posizione che l’ha resa per secoli un centro culturale, commerciale e universitario. Ad attirare subito l'attenzione sono sicuramente i portici della città: chilometri di arcate, dichiarate patrimonio dell'Umanità, che proteggono dal freddo e creano una continuità urbana unica. Piazza Maggiore, con San Petronio che domina l’intero spazio, è il cuore pulsante della città, mentre poco distante si ergono le Due Torri, residuo medievale della Bologna delle cento torri.

Bologna vista dall’alto
Bologna vista dall’alto

Dentro il Quadrilatero, la parte più antica del mercato cittadino, si respira un’intensità quotidiana fatta di botteghe storiche, salumerie e laboratori artigianali che conservano un’identità precisa. L’Università, la più antica del mondo occidentale, continua a influenzare la città: biblioteche, librerie, spazi culturali e un tessuto sociale composto da studenti, ricercatori, artisti, professori. Salendo verso San Luca, passando per il portico più lungo del mondo, oppure esplorando il Ghetto Ebraico con il suoi vicoli, emerge una Bologna stratificata, architettonicamente complessa, che alterna palazzi signorili a cortili nascosti. Ma la vera anima della città risiede nei suoi abitanti e negli studenti: Bologna è in primo luogo una città universitaria in grado di assorbire un clima culturale impegnato e attento alle dinamiche sociopolitiche come solo poche altre città in Europa sono capaci di fare.

I portici di Bologna
I portici di Bologna

Ferrara, Emilia-Romagna

Anche Ferrara si trova in Emilia-Romagna, più precisamente nella pianura emiliana, distesa tra canali, fiumi e una campagna che ha segnato profondamente il suo sviluppo. Il Castello Estense, con il fossato ancora pieno d’acqua, centro simbolico della città: un edificio costruito per difesa e poi trasformato in residenza, che oggi introduce alla città degli Este. Attorno si apre un centro storico ordinato, dalle geometrie rinascimentali che non sono decorazione, ma parte di un progetto urbano molto moderno per l’epoca.

Castello Estense, Ferrara
Castello Estense, Ferrara

Via delle Volte è il lato più medievale di Ferrara: archi, pietra, magazzini, botteghe integrate in una trama urbanistica rimasta quasi immutata. Poco distante, il Palazzo dei Diamanti che con la sua eleganza architettonica mostra l'arte tradizionale e rinascimentale estense. Ferrara è, infine, anche città di biciclette: il perimetro delle mura, lungo quasi nove chilometri, è un percorso che attraversa vicoli e passaggi sopraelevati dove è possibile leggere ancora l’impianto difensivo originale. Le strade larghe, i palazzi in cotto e i quartieri tranquilli rendono evidente il rapporto tra città e territorio: una Ferrara concreta, abitata, meno frenetica di altre città d’arte e per questo più visitabile nella sua interezza.

Ferrara, Emilia–Romagna
Ferrara, Emilia–Romagna

Narni, Umbria

Narni si affaccia dall’alto su uno sperone roccioso dell’Umbria meridionale, in una posizione che domina la valle del Nera e che spiega già la sua natura di città fortificata. Il centro storico è un intreccio di vicoli in pietra, archi medievali, salite ripide e scorci che portano al Palazzo dei Priori, un edificio che conserva ancora le forme dell’epoca comunale. La Cattedrale di San Giovenale introduce invece un diverso strato storico, con elementi medievali e rinascimentali che convivono nella stessa struttura. Uno degli aspetti più sorprendenti è però la Narni Sotterranea: una serie di ambienti situati sotto la città recuperati da volontari nel corso degli ultimi decenni.

Narni, Umbria
Narni, Umbria

Antiche cisterne, stanze utilizzate dal Tribunale dell’Inquisizione, graffiti lasciati dai prigionieri: un mondo nascosto che racconta una città molto più complessa di quanto sembri a un primo sguardo. Poco fuori dalle porte, il Ponte di Augusto, uno dei ponti romani più grandi mai costruiti,  emerge resiste nonostante il crollo di gran parte della struttura. Il percorso fino alla Rocca Albornoziana permette di osservare Narni dall’alto, con un colpo d’occhio che unisce valle, corsi d’acqua e linee medievali. Narni è quindi una città che non vive di estetica levigata, ma di pietra, stratificazioni e un passato rimasto integrato nella vita quotidiana.

Un antico vicolo di Narni
Un antico vicolo di Narni

Zungoli, Campania

Zungoli sorge nelle colline dell’Irpinia, in una zona segnata da coltivazioni, masserie e una tessitura agricola che ancora oggi definisce l’identità del borgo. L’arrivo nel centro storico introduce subito il suo elemento più caratteristico: un reticolo di vicoli lastricati in pietra, archi e passaggi coperti che risalgono verso il Castello Normanno. Le case in pietra, addossate l’una all’altra, rivelano un impianto urbanistico medievale rimasto sorprendentemente quasi del tutto intatto.

Dettaglio di un vicolo nel vecchio borgo di Zungoli
Dettaglio di un vicolo nel vecchio borgo di Zungoli

Uno degli aspetti più particolari sono le grotte tufacee, scavate sotto molte abitazioni: erano cantine, luoghi di conservazione e spazi agricoli, oggi in parte visitabili e spesso ancora utilizzati dalle famiglie del posto. Zungoli è conosciuta anche per la produzione dell’Auricchio locale, dei caciocavalli irpini e dei formaggi affinati nelle grotte: prodotti che fanno parte di una tradizione contadina concreta e radicata. La vista che si apre dalle parti alte del borgo mostra una campagna ampia, fatta di uliveti, pascoli e piccole aziende agricole.

Zungoli, Campania
Zungoli, Campania

Gangi, Sicilia

Soprannominato il Balcone della Sicilia, Gangi si distende sul versante del Monte Marone, nelle Madonie, in una posizione che sembra davvero scolpita nella roccia. L’impatto visivo è potente: un complesso compatto di case in pietra che risale il pendio fino alla Chiesa Madre e al Palazzo Bongiorno. La posizione panoramica e i suoi  vicoli stretti, spesso ripidi, con archi e slarghi che rivelano una struttura urbanistica medievale, hanno fatto in modo che Gangi fosse inserito tra i borghi più belli d'Italia.

Gangi, Sicilia
Gangi, Sicilia

Il Palazzo Bongiorno è uno degli edifici più rilevanti: ambienti affrescati, sale nobiliari, una storia che lega la famiglia Bongiorno ai momenti chiave dell’aristocrazia siciliana. Poco distante, la Chiesa Madre custodisce opere d’arte e altari che raccontano l’evoluzione religiosa del borgo. Attorno a Gangi si estende poi il territorio delle Madonie, con pascoli e borghi rurali che fanno parte della vita quotidiana degli abitanti. Le botteghe del centro vendono prodotti come il caciocavallo palermitano, le ricotte e le carni locali, testimonianza di un’agricoltura che continua a modellare l’economia della zona.

Gangi di sera
Gangi di sera
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