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Estate 2023, è l’era dei “cattivi turisti”: le motivazioni nascoste dietro il preoccupante fenomeno

Dall’inizio dell’estate 2023 si è sentito parlare spesso di “cattivi turisti”, da quelli che hanno lasciato i propri nomi incisi sulle mura del Colosseo a quelli che si sono intrufolati nella Tour Eiffel dopo una sbronza. Quali sono i motivi nascosti dietro questo preoccupante fenomeno?
A cura di Valeria Paglionico
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Manca poco più di un mese alla fine dell'estate 2023 ma, tra rientri in città e ferie che volgono al termine, è arrivato il momento di tirare le somme: se da un lato è stato meraviglioso lasciarsi finalmente la pandemia alle spalle, dall'altro è stato frustante registrare comportamenti sempre più irrispettosi verso le culture locali da parte dei turisti all'estero. Graffiti sui monumenti, foto irriverenti in luoghi sacri, atti vandalici in location storiche e iconiche: i viaggiatori internazionali sembrano essere senza controllo, quasi come se comportarsi male fuori dal proprio paese fosse una vera e propria moda. Quali sono i motivi nascosti dietro questo preoccupante fenomeno?

Dal post sbronza nella Tour Eiffel ai graffiti sul Colosseo

Americani ubriachi intrufolatisi nella Tour Eiffel dopo una sbronza, una donna francese arrestata per aver inciso un cuore e le sue iniziali sulla torre di Pisa, un adolescente canadese che ha deturpato un tempio giapponese di 1.200 anni, un uomo di Bristol che ha lasciato il suo nome sulle mura del Colosseo (provando a scagionarsi dicendo che non conosceva il valore storico dell'arena), un tedesco che si è spogliato nudo in un tempio di Bali: i turisti hanno dimenticato cosa significa avere rispetto per le culture straniere. Non sorprende, dunque, che in molti dei siti storici d'Italia siano stati affissi dei cartelli in cui si chiede espressamente ai visitatori di non deturparli (come se non si trattasse di un comportamento implicito).

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Le origini dell'era del "cattivo turismo"

Che si tratti degli Scavi di Pompei o delle piramidi egiziane, non importa, l'estate 2023 verrà ricordata come quella dei "cattivi turisti" che hanno deturpato alcune delle meraviglie del mondo. A dispetto di quanto si possa pensare, però, il fenomeno trova le sue radici nelle storie dei più grandi viaggiatori della storia, da Cristoforo Colombo ad Hernan Cortes, definiti da sempre alcuni dei peggiori di tutti i tempi per il loto atteggiamento irrispettoso verso i paesi visitati. Il tutto è continuato anche tra il XVIII e il XIX secolo, quando tra i nobili britannici che intraprendevano il Grand Tour d’Europa era usanza comune sminuire e ignorare le persone e i luoghi che visitavano. Ora la differenza sta nel fatto che i turisti indisciplinati finiscono al centro dell'attenzione dei media, generando l'indignazione collettiva.

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Perché i turisti sono sempre più irrispettosi?

Perché i turisti tendono sempre più spesso a comportarsi in modo irrispettoso e scorretto, soprattutto quando sono all'estero? Secondo gli esperti del settore, si tratterebbe di una combinazione di più fattori. Innanzitutto a ogni "bravata" viene data una tale attenzione mediatica da trasformare gli autori dei gesti insensibili in veri e propri divi. Come se non bastasse, le persone hanno cominciato a compiere azioni sempre più estreme perché consapevoli del fatto che, se immortalate e postate sui social, riescono a far guadagnare milioni di like (basti pensare al fatto che su Instagram e TikTok account come "Passenger Shaming" contano innumerevoli followers e visualizzazioni). L'effetto post-pandemia, inoltre, non è da sottovalutare: spesso le vacanze vengono considerate dei "viaggi di vendetta" e i turisti più indisciplinati si sentono quasi in diritto di poter fare tutto ciò che vogliono (e che non hanno fatto tra lockdown e zone rosse).

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Viaggiare all'estero viene considerato ancora un privilegio?

David Beirman, ricercatore presso l'Università di Tecnologia di Sydney, ha osservato che quasi 1,5 miliardi di persone hanno viaggiato a livello internazionale nel 2019, mentre negli ultimi mesi il settore turismo ha vissuto un vero e proprio boom, raggiungendo i livelli più elevati da prima della pandemia. Non sorprende, dunque, che in molti pensino che per celebrare la ritrovata libertà possano posare nudi davanti a un tempio a Bali, ubriacarsi in un luogo sacro islamico o ballare davanti a un campo di concentramento nazista. Tutti questi gesti irresponsabili e irrispettosi non sarebbero altro che un modo per diventare "memorabili". Tuttavia, tutto il male potrebbe non venire per nuocere: i comportamenti vergognosi potrebbero rivelarsi un'opportunità di cambiamento, il motivo? Vedere luoghi iconici e opere d'arte secolari rovinate dovrebbe ricordare a tutti che è necessario salvaguardare (e non distruggere) le bellezze del mondo, così che viaggiare all'estero possa ancora essere considerato un grandissimo privilegio.

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