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Dove si trovano i luoghi dei quadri di Monet, dalle scogliere della Normandia ai giardini di Giverny

Dalle scogliere della Normandia ai giardini di Giverny, un viaggio tra i luoghi reali che hanno ispirato i capolavori di Claude Monet. Scenari che, ancora oggi, conservano la luce e la magia delle tele che hanno iniziato la corrente del movimento Impressionista.
A cura di Elisa Capitani
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Chi non ha mai visto, almeno una volta, un quadro di Monet? Le sue ninfee, i ponti giapponesi, i cieli che si riflettono sull’acqua sono immagini che sembrano appartenere più al sogno che alla realtà. Eppure, dietro quei colori che sembrano essere quasi impalpabili ci sono luoghi veri, che ancora oggi si possono visitare. Il pittore francese non cercava solo la bellezza, ma la luce che la trasforma: ogni sua tela è un frammento di mondo catturato in un preciso istante.

Le Havre, il villaggio della Normandia dove è nato l’Impressionismo

Tutto comincia a Le Havre, la città portuale della Normandia dove Monet trascorse la giovinezza. Nel 1872, da una finestra affacciata sul porto, dipinse Impression, soleil levant: il sole che sorge tra le gru e le barche, dissolto nella nebbia del mattino.

Impression, soleil levant, 1872
Impression, soleil levant, 1872

Ancora oggi, il porto di Le Havre regala quella stessa atmosfera sospesa, con i riflessi aranciati sull’acqua e l’aria salmastra che cambia colore a ogni ora del giorno. È qui che nacque, letteralmente, l’Impressionismo: dal dialogo tra luce e mare. Le Havre è rinomata per la sua architettura unica, in particolare per la ricostruzione del centro, dichiarata Patrimonio dell'Umanità UNESCO, e per la sua identità di città portuale attiva e ricca di arte.

Le Havre
Le Havre

Argenteuil, il piccolo villaggio dove Monet ha trovato la quiete lungo la Senna

Poco distante da Parigi, Argenteuil fu il rifugio di Monet tra il 1871 e il 1878. Qui trovò un equilibrio perfetto tra campagna e modernità, tra natura e vita quotidiana e lavorò a molte delle sue opere più famose.

Il Ponte di Argenteuil, 1935
Il Ponte di Argenteuil, 1935

Le sue tele raffigurano barche a vela che scivolano sulla Senna, treni che passano sopra il ponte della città, giardini fioriti e cieli d’estate che si specchiano sull’acqua. Oggi il lungofiume di Argenteuil conserva una parte di quella serenità: passeggiando sulle rive si ritrovano gli stessi riflessi, le stesse case bianche, la stessa luce che Monet inseguiva con il cavalletto all’aperto.

Le pont de chemin de fer à Argenteuil, 1874
Le pont de chemin de fer à Argenteuil, 1874

Giverny, il giardino dei sogni che più di tutti ha ispirato Monet

Se esiste un luogo che racchiude l’anima di Monet, è Giverny. Nel piccolo villaggio normanno, il pittore acquistò una casa nel 1883 e la trasformò in un laboratorio di luce e colore a cielo aperto. Il giardino d’acqua, con il celebre ponte giapponese e le ninfee galleggianti, divenne il suo soggetto più amato.

Le Pont Japonais, 1899
Le Pont Japonais, 1899

Giverny è un mondo che Monet ha costruito con le proprie mani, dove osservare i mutamenti della natura giorno dopo giorno. Visitare oggi Giverny significa entrare letteralmente in un quadro, tutto, dai salici ai riflessi dello stagno, restituisce l’incanto delle sue tele.

Giverny
Giverny

Étretat, le scogliere della Normandia scolpite dal vento

Le immense scogliere di Étretat, con i loro archi naturali che si tuffano nel mare, affascinarono Monet per anni. L’artista vi dipinse in tutte le stagioni, inseguendo le variazioni di luce sul gesso bianco e sull’acqua turchese.

La Manneporte a Étretat, reflets sur l’eau, 1885
La Manneporte a Étretat, reflets sur l’eau, 1885

Chi si avventura oggi lungo i sentieri della Côte d’Albâtre in Normandia ritrova gli stessi punti di vista immortalati nei quadri come l’arco della Manneporte, la spiaggia sassosa, il vento dell’oceano che increspa la superficie del mare. È uno dei luoghi dove la pittura di Monet sembra ancora respirare e vale assolutamente la pena visitarlo.

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Bennecourt, un piccolo villaggio intimo lungo la Senna appena fuori Parigi

Meno conosciuto ma altrettanto significativo è Bennecourt, piccolo villaggio sulle rive della Senna. Qui, nel 1868, Monet dipinse Sur la berge de la Seine à Bennecourt, ritraendo la compagna Camille immersa nella quiete del paesaggio.

Sur les bords de Seine à Bennecourt, 1868
Sur les bords de Seine à Bennecourt, 1868

Il fiume, le case basse e la vegetazione lussureggiante creano un’atmosfera di silenzio e intimità che sopravvive ancora oggi. Camminando lungo l’acqua, sembra di entrare nella scena stessa: un luogo di pace domestica, lontano dalle grandi visioni marine, ma pieno della stessa luce viva che attraversa tutta la sua opera.

Bennecourt
Bennecourt

Rouen e la sua cattedrale suggestiva in Normadia

Infine, impossibile non citare la suggestiva città di Rouen, il cuore pulsante della Normandia. In questa città famosa per la sua architettura, Monet lavorò a uno dei suoi lavori più famosi, Les Cathédrales de Rouen, un insieme di più di 30 opere che catturano la cattedrale durante diverse ore del giorno per studiare come cambia la prospettiva a seconda della luce.

La Cathédrale de Rouen, 1892
La Cathédrale de Rouen, 1892

Oggi la città è considerata la capitale del movimento impressionista e la cattedrale rimane un perfetto esempio di architettutura gotica.

La cattedrale di Rouen, Normandia
La cattedrale di Rouen, Normandia

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