video suggerito
video suggerito

Riccardo Pirrone spiega la strategia di Chiara Ferragni per salvare il brand: “Suona falso quello che dice”

Chiara Ferragni sta cercando di lasciarsi il passato alle spalle e dare nuova linfa al suo brand. Fanpage.it ha chiesto a Riccardo Pirrone se si sta muovendo in modo giusto.
Intervista a Riccardo Pirrone
presidente Associazione Nazionale Social Media Manager, SMM per Taffo
A cura di Giusy Dente
10 CONDIVISIONI
Immagine

Chiara Ferragni è tornata attiva col suo brand, dopo un periodo di stop, lanciando una nuova collezione sul mercato. Non lo ha fatto completamente da sola: ha scelto di condividere la ripartenza con Alberto Albani e Edoardo Bertuccioli di Rivoluzione Romantica. Insieme hanno firmato una linea di abbigliamento, disponibile per l'acquisto da ieri, che riprende l'estetica e gli slogan del progetto "romantico", noto proprio per le frasi incentrate sui problemi di cuore. Di base, Chiara Ferragni Brand x Rivoluzione Romantica segna la ripartenza dell'imprenditrice, che sembra voglia per quanto possibile tagliare i ponti col passato. Ha cancellato tutti i post sulla pagina ufficiale del marchio, operando anche un restyling del logo: niente più occhietto dalle lunghe ciglia, niente più rosa, ma semplicemente il suo nome e cognome in blu su sfondo giallo burro, decisamente più minimal rispetto al precedente. Attualmente l'influencer è nelle mani di Image Building, che cura la sua immagine, dopo aver chiuso i rapporti con la precedente agenzia Lighthouse Communication. Fanpage.it ha chiesto a un esperto del settore di commentare questa strategia: ecco l'analisi di Riccardo Pirrone, presidente Associazione Nazionale Social Media Manager nonché Social Media Manager per Taffo.

Immagine

Azzerare il profilo, cancellare tutti i post: è una strategia vincente per un'azienda, un brand? 

Se devi fare un lancio forte la puoi usare come tecnica di marketing. L'ho visto fare anche a Bottega Veneta, per esempio, quindi non è una cosa nuova. Anche i cantanti lo fanno spesso. Poi magari i post li archiviano, non è che li cancellano, però di base si fa per fare un reset con il passato, per dare un po' più di hype a quello che succederà. Nel suo caso può significare un taglio col passato: cancello e ricomincio con una cosa nuova. Poi in realtà la collezione che è uscita non è proprio un taglio col passato, perché riprende quello che effettivamente lei ha vissuto quindi c'è già una contraddizione in questo senso. 

Cosa ci dice la collaborazione con Rivoluzione Romantica? 

Quando nel 2024 era uscito lo scandalo io le avevo dato un consiglio non richiesto: "Fai una maglietta con scritto: bandita". In questo modo metti a tacere tutte le critiche, perché se tu sei la prima a darti della bandita, ovviamente esagerando, smussando le polemiche. A quel punto nessuno te lo potrà più dire, perché te lo dici da sola, in maniera chiaramente ironica e provocatoria. In questo caso lei ha voluto usare comunque un pezzo della sua storia, usare il fallimento del matrimonio a livello comunicativo come gancio per questa linea. Che poi non è una sua linea, è solo una collaborazione: ed è comunque migliore di quella di prima.

Tutta la collezione riprende molto l'estetica e gli slogan di Rivoluzione Romantica…

È tutta roba del loro sacco infarcito della storia della Ferragni, però è una storia che secondo me è meno saliente della sua vera problematica. Lei per nascondere ancora la problematica del Pandoro è andata a pescare un altro suo problema, il fatto di essere illusa in amore, una sottona. Risulta un po’ strano che oggi si dichiari sottona, quando una volta era il simbolo di empowerment femminile: Prima: "Dobbiamo essere femministe", "Pensati Libera" a Sanremo. E ora sottona. Con questa scelta suona falso quello che diceva prima e falso quello che dice ora. Secondo me abbinato a lei, a livello comunicativo, era molto più interessante trattare la tematica dell'errore, dello sbaglio. Io avrei cavalcato più quello. In questo caso cerca un'uscita facile.

Immagine

Ma da questa collaborazione chi ci guadagna di più: Chiara Ferragni o Rivoluzione Romantica?

Sicuramente è una collaborazione che a livello di marketing per Rivoluzione Romantica funziona, perché magari arriva a un pubblico molto più vasto rispetto a quello che loro hanno. A livello di brand awareness sicuramente per loro è un passo in in avanti. Per Chiara Ferragni è un nuovo inizio, ci guadagna che sta ricominciando. Poi è ovvio che suona tutto molto strano, perché non c'è mai stata una vera presa di posizione. Dal mio punto di vista personale ti direi anche basta con l'affossare influencer perché sono l'influencer: possiamo perdonarla. Detto questo, a differenza di Martina Strazzer che aveva puntato tutto sulla sua linea, lei ha puntato tutto sulla sua immagine. E anche in questo caso non c'è niente di suo a livello di prodotto: è sempre la sua immagine a dare visibilità al prodotto. Manca sempre questo in Chiara Ferragni, mentre nella Strazzer c'era uno studio del prodotto, idee di prodotto, un'azienda solida, un brand che funzionava già. Lei purtroppo guadagnava non dal brand, guadagnava dalle collaborazioni con i brand tramite l'influencer marketing. 

Perché cambiare anche il logo? Anche l'occhietto con le ciglia è sparito…

Vuole cancellare il passato e usare questa linea per chiudere quell'occhio. Ecco, in questo caso io non l'avrei chiuso l'occhio, però di base è pur vero che quel brand è morto. Ha fatto bene, ma è ripartita da una collaborazione che non ha davvero niente di nuovo.

Da un punto di vista di strategia, qual è l'errore più grande che lei ha commesso fino a oggi?

Il video di scuse ha causato tutto. Per me a livello di gestione della crisi, quello è stato veramente la cosa più sbagliata che potesse fare, perché anche chi le credeva ha smesso di crederci. Lei aveva uno zoccolo duro di fan che dopo quel video non le hanno creduto più, perché è stata lei stessa a dire che aveva sbagliato. È assurdo quel video.

Lì quale sarebbe stata la mossa corretta da un punto di vista strategico?

Lei avrebbe dovuto donare prima della multa dell'Agcom, perché lei sapeva da un anno che c'era questa indagine. Sicuramente 500.000 euro non influiscono tanto sul suo portafogli, di base si sarebbe salvata, invece impunemente ha voluto andare avanti sperando che la multa non non arrivasse mai. È quella la cosa più grave: ha avuto un anno per mettere a posto le cose e non lo hai fatto, perché secondo me non pensava che l'avrebbero multata.

Quali potrebbero essere gli step successivi per riaffermare il brand sul mercato?

Questa collaborazione è una cosa carina, ma un po' inutile, perché serve più al brand di maglie che a lei. Lei dovrebbe puntare su qualcosa di concreto e non solo sull'immagine: dovrebbe proprio inventare un nuovo brand, qualcosa che possa non dico mettere le cose a posto, però farla comparire un po' più con i piedi per terra. Sicuramente il lancio che hanno fatto con le maglie ha tutti i parametri e anche un piano editoriale molto creativo e fatto bene, però il problema è che tutti i contenuti che pubblica lei hanno sempre un retrogusto amaro oggi. Ma poi: perché deve fare qualcosa per forza? Non può godersi il suo patrimonio e basta? Perché si deve incaponire in qualcosa che non le riesce? L'altro brand era osceno, orribile. Facesse altro…non fa per lei!

10 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views