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L’origine del Grinch, come nasce il famoso personaggio che odia il Natale

Nato dalla penna di Dr. Seuss, il Grinch è diventato un’icona globale del Natale grazie a libri, film e adattamenti, simbolo di critica al consumismo e di redenzione.
A cura di Elisa Capitani
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Taylor Momsen e Jim Carrey ne Il Grinch, 2000
Taylor Momsen e Jim Carrey ne Il Grinch, 2000

È difficile immaginare il Natale senza di lui. Il Grinch è diventato nel tempo una figura iconica, riconoscibile a colpo d’occhio e immediatamente associata all’idea di rifiuto delle convenzioni natalizie. Il film con Jim Carrey del 2000 lo ha consacrato nell’immaginario popolare globale, ma la sua presenza attraversa decenni di rappresentazioni televisive, adattamenti teatrali e prodotti di merchandising che vanno dai maglioni alle tazze, fino agli addobbi per l’albero. Espressioni come "non fare il Grinch" o "sei proprio un Grinch" sono entrate nel linguaggio comune per indicare chi storce il naso davanti all’entusiasmo natalizio. Ma l’origine di questo personaggio così famoso risale a molto prima di Hollywood e nasce dalla penna di uno degli autori per l’infanzia più influenti del Novecento.

Jim Carrey ne Il Grinch, 2000
Jim Carrey ne Il Grinch, 2000

Come nasce il Grinch

Il Grinch vede la luce nel 1957 nel libro illustrato How the Grinch Stole Christmas! (Come il Grinch rubò il Natale!) di Theodor Seuss Geisel, in arte Dr. Seuss, uno degli autori più influenti della letteratura per l’infanzia americana. Il personaggio nasce in un momento preciso della vita dell’autore, che in più occasioni raccontò di percepire il Natale come una festa sempre più svuotata di significato e dominata da automatismi e consumi. Il Grinch incarna quindi questa insofferenza: è misantropo, ironico, allergico alle convenzioni e vive ai margini della comunità di Whoville, osservandola dall’alto con disprezzo. Il suo aspetto, inizialmente non definito in modo così netto, si consolida nel tempo fino a diventare iconico grazie alle proiezioni cinematografiche: il verde viene associato all’invidia e al rancore, mentre il corpo peloso e l’espressione sarcastica lo collocano a metà tra il mostro e l’outsider. Dr. Seuss costruisce così una figura che, pur rivolta a un pubblico giovane, parla in realtà anche (e forse soprattutto) agli adulti e alle loro contraddizioni.

Jim Carrey nel film Il Grinch, 2000
Jim Carrey nel film Il Grinch, 2000

Da personaggio letterario a fenomeno globale

Ma il successo del Grinch non si esaurisce con il libro, che diventa rapidamente un classico natalizio negli Stati Uniti. Già nel 1966 arriva il primo adattamento televisivo animato, destinato a essere trasmesso ogni anno durante le festività, contribuendo a fissare il personaggio nell’immaginario collettivo. Nel corso dei decenni il Grinch viene reinterpretato più volte, fino alla consacrazione definitiva con il film del 2000 interpretato da Jim Carrey, che ne amplifica i tratti già iconici e lo rende riconoscibile a livello mondiale. Da quel momento il Grinch smette di essere solo un personaggio letterario per diventare un simbolo del Natale contemporaneo, presente nel linguaggio comune, nella cultura pop e nel merchandising. La sua diffusione internazionale è legata alla capacità di rappresentare un sentimento condiviso, quello di chi si sente fuori posto di fronte all’entusiasmo obbligatorio delle feste.

Lo scrittore americano Theodor Seuss Geisel mentre disegna il Grinch
Lo scrittore americano Theodor Seuss Geisel mentre disegna il Grinch

La redenzione del Grinch e la critica al consumismo natalizio

Ciò che rende il Grinch una figura duratura non è però soltanto il suo cinismo iniziale, ma il percorso di trasformazione che attraversa. Il cuore della storia sta nella sua scoperta che il Natale continua a esistere anche senza regali, decorazioni e banchetti, perché fondato su un senso di comunità che lui aveva rifiutato. Questa redenzione non cancella la critica, ma la rafforza: Dr. Seuss mette in discussione l’idea di un Natale ridotto a consumismo, contrapponendovi una visione più semplice e relazionale. Credo sia proprio questa ambiguità a rendere il Grinch ancora estremamente attuale. Non è solo il cattivo che odia il Natale, ma uno specchio delle sue distorsioni, capace di incarnare la critica verso l’eccesso e insieme la possibilità di riscoprirne un significato più autentico del Natale.

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