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Insulti per le foto in bikini, la modella plus size: “Non è un crimine avere questo corpo”

Erin Marley Klay intervistata da People ha detto: “Grassofobia e cultura della dieta sono così radicate nella nostra società che è difficile uscirne”.
A cura di Giusy Dente
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Instagram @erinmarleyklay
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Erin Marley Klay ha 24 anni e vive a Los Angeles. È una modella plus size dell'agenzia Zion Models, realizza principalmente campagne fotografiche ed è molto seguita sui social, dove cerca di parlare di inclusività e di smontare la grassofobia, parlando apertamente della sua esperienza di body-shaming. Le ultime foto condivise su X hanno scatenato un acceso dibattito a cui ha risposto ribadendo che la società non dovrebbe mai far sentire qualcuno sbagliato. Intervistata da People ha detto: "Non è un crimine avere l'aspetto che hai, qualunque esso sia. Non importa quanto male ti abbiano fatto sentire le persone per questo".

I commenti alle foto di Erin

Nelle foto della discordia la modella indossa un bikini arancione. Lei è solita condividere foto di questo tipo, ma stavolta c'è stata una reazione spropositata con milioni di visualizzazioni e centinaia di migliaia di commenti, molti dei quali denigratori e offensivi. Sotto al post su X si legge: "Potresti anche essere attraente. Ma sei troppo grassa". C'è poi chi le consiglia di fare attività fisica, chi le suggerisce di mettersi a dieta, chi le fa notare di essere a rischio diabete e problemi cardiaci. Qualcuno ammette che si vergognerebbe di presentarla agli amici.

Instagram @erinmarleyklay
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La risposta di Erin al body shaming

Intervistata da People la modella ha spiegato di essere abituata a certe reazioni, ma di aver imparato a non dare troppo peso agli odiatori seriali. La sua più grande soddisfazione è essere in qualche modo di esempio: non nel promuovere una determinata fisicità (quella curvy) quanto piuttosto nel far capire che bisogna vivere la propria vita senza condizionamenti. "Quello che qualcuno dice del tuo aspetto si riflette solo su di lui, non su di te. Devi capire che qualcuno con così tanto odio nel cuore è molto più infelice di quanto potresti mai essere tu indossando un bikini in spiaggia" ha detto, suggerendo alle donne di mettersi in costume e sentirsi libere in spiaggia, senza vergognarsi del proprio corpo.

Instagram @erinmarleyklay
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La modella ha raccontato che non è certo la prima volta che si scatena un dibattito acceso sul suo corpo: "Ma stavolta è stato a dir poco folle". Ha raccontato di essere sui social da quando aveva 18 anni: all'epoca certe parole online la ferivano, comprensibilmente: "Ero un po' impreparata ad affrontare così tanti pregiudizi sul mio aspetto".

Anche l'ingresso nel mondo della moda è stato altrettanto traumatico: "Questo settore è scoraggiante, soprattutto per una donna curvy. Ho lasciato che le mie insicurezze mi frenassero per un po'. Mi convincevo a non indossare abiti o a non andare a certi eventi. Sebbene la mia fiducia in me stessa e la mia autostima siano cresciute esponenzialmente da allora, ci sono cose che non si possono controllare in questo settore. Dalle agenzie più prestigiose che decidono di non rappresentare più modelle curvy ai marchi che interrompono le loro taglie forti, fino alle agenzie che ti dicono in faccia: le ragazze formose non vanno bene. Puoi avere tutta la fiducia del mondo, eppure la grassofobia e la cultura della dieta sono così radicate nella nostra società che a volte è difficile uscirne".

Instagram @erinmarleyklay
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Lei ci sta provando cercando di dare il suo contributo. Ha scelto di non farsi condizionare, di voler essere felice nel proprio corpo senza sentirsi in difetto per il solo fatto di non piacere a qualcuno, di non aderire a un certo stereotipo di magrezza e perfezione. Ha scelto la leggerezza, la positività: "Sento di aver chiuso il cerchio su come gestisco le cose e sono contenta di essere in un posto in cui un dibattito così acceso ha avuto scarso impatto sulla mia autostima".

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Il suo invito alle donne è: "Non lasciate che le idee preconcette della società su cosa è bello e cosa non lo è vi impediscano di vivere la vostra vita. Quello su cui ho scelto di concentrarmi sono state tutte le donne che mi dicevano quanto significasse per loro la mia sicurezza nel mio corpo visibilmente curvy piuttosto che passare il mio tempo a rispondere con cattiveria ai commenti d'odio fatti da uomini che non avrebbero mai avuto il coraggio di avvicinarsi a me nella vita reale. È facile annoiarsi quando si è online da così tanto tempo, ma la risposta mi ha ricordato perché lo faccio. Vedere altre persone con il mio stesso corpo o con le mie insicurezze sentirsi anche solo un po' meglio grazie al mio espormi è ciò che mi spinge ad andare avanti".

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