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Gli stivali Hunter rischiano la bancarotta (e la colpa è anche del cambiamento climatico)

A cosa servono gli stivali da pioggia se non piove più? Gli Hunter, gli stivali più amati dalla famiglia reale e dalle top model, sono sull’orlo del fallimento per diversi motivi.
A cura di Beatrice Manca
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Il Glastonbury Festival che si è appena concluso ha rilanciato lo stile ‘festivaliero' britannico che ha reso famosi i suoi concerti: Barbour, shorts di jeans, gilet e stivali Hunter. Proprio negli stessi giorni, la famosa azienda inglese specializzata in stivali da pioggia ha presentato istanza di amministrazione per 146 milioni di dollari di debiti. Gli stivali più famosi al mondo sono sull'orlo del fallimento?

Il fascino degli Hunter, gli stivali dei reali

Prima di ritrovarsi sull'orlo della bancarotta, Hunter era universalmente sinonimo di stivali in gomma. Ma il marchio andava ben oltre gli stivaloni verdi usati per fare giardinaggio: erano diventati la mania fashion di un'intera generazione. Un po' come il Barbour, che ha conquistato il mercato internazionale, con il suo fascino senza tempo, anche gli Hunter Wellington erano un simbolo della moda Made in Britain nel mondo.

Kate Moss con gli Hunter a Glastonbury
Kate Moss con gli Hunter a Glastonbury

Parte del loro fascino deriva dalla famiglia reale: Hunter è insignita del royal warrant (esattamente come Barbour) cioé del mandato ufficiale di fornitori del casato dei Windsor. Non è raro infatti vederli nelle foto d'epoca ai piedi di lady Diana o della regina Elisabetta. Ma a contribuire al passaggio da ‘stivali di qualità' a ‘oggetto del desiderio' è stato soprattutto il Glastonbury Festival e le star che lo frequentavano: indimenticabili le foto della top model Kate Moss e Pete Doherty con gli stivali Hunter coperti di fango. I "Wellies" diventarono ben presto un trend trasversale: li indossavano le rockstar, le modelle e la regina, e iniziarono a essere popolari semplicemente come calzatura di tendenza, anche in città e sotto il sole.

Hunter
Hunter

Perché Hunter rischia la bancarotta

Nell'annunciare la bancarotta, la società ha puntato il dito (con una dichiarazione senza precedente) contro i cambiamenti climatici. A cosa servono gli stivali da pioggia se piove sempre di meno? Secondo Hunter, il clima più caldo e secco nel suo mercato principale, gli Usa, ha determinato un brusco calo delle vendite. Ma le difficoltà finanziarie hanno cause molteplici e profonde: l'azienda ha risentito dei problemi della catena di approvvigionamento legati alla pandemia, acuiti dalla Brexit e dall'aumento dell'inflazione. La proprietà intellettuale del marchio è stata venduta al gruppo Authentic Brands, che potrebbe rappresentare l'ultima speranza di rilancio. I clienti più affezionati e la stampa di settore però criticano anche la scelta di delocalizzare la produzione in Cina: secondo molti consumatori, la storica qualità degli stivali di gomma è progressivamente calata. Insomma: una volta si compravano gli Hunter perché erano un investimento per la vita, ma ora?

I Wellington di Hunter
I Wellington di Hunter
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