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In Svezia prima di morire si mette in ordine la casa, ecco perché

Si chiama “Döstädning”, ovvero l’arte di mettere in ordine prima di morire, ed è un’usanza molto diffusa in Svezia: ecco per quale motivo lo si fa sempre più spesso.
A cura di Valeria Paglionico
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La morte è un argomento che non piace affrontare a nessuno, anzi, in verità si prova in tutti modi a "scacciarla", evitando di pensare a quando inevitabilmente la propria vita arriverà al termine. In Svezia, però, le cose vanno in modo diverso: la popolazione sembra essere decisamente lungimirante anche quando si affronta un tema simile e non sorprende che in molti si "preparino" alla fine con molto anticipo. La cosa particolare è che concentrano le loro attenzioni sulla casa, che deve essere perfettamente in ordine nel momento dell'arrivo della morte: qual è il motivo nascosto dietro questa originale (e inquietante) usanza?

Cos'è la Döstädning

Si chiama "Döstädning", ovvero l'arte di mettere in ordine prima di morire, ed è un'usanza particolarmente diffusa in Svezia che consiste proprio nell'eliminare quotidianamente dagli spazi domestici tutto ciò che non serve o non viene usato. Il motivo è molto semplice: non si vuole lasciare alle persone rimaste il compito di svuotare casa. "Ripulire la morte", infatti, è una pratica non solo dolorosa ma anche faticosa, visto che il più delle volte gli appartamenti sono pieni di oggetti vecchi e inutili che sono stati accumulati per pigrizia. Il fine ultimo della Döstädning? Spingere le persone che si sentono vicine alla morte a combattere contro "l'accumulazione seriale", capendo giorno dopo giorno cosa è importante conservare e cosa, invece, può essere gettato.

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Perché l'usanza non c'entra nulla con le tecniche di Marie Kondo

L'arte svedese, però, non ha nulla a che vedere con le tecniche per ordinare casa diventate di moda negli ultimi anni, prime tra tutte quelle della giapponese Marie Kondo, vuole semplicemente "agevolare il compito" a coloro che si ritroveranno a riorganizzare le cose dei cari deceduti. A parlare in modo dettagliato della Döstädning nessuno è stata la scrittrice svedese Margareta Magnusson, che nel suo libro The Gentle Art of Swedish Death Cleaning ha raccontato la sua esperienza personale a partire dalla morte della mamma. Quest'ultima aveva seguito alla lettera l'usanza svedese, lasciandole dei bigliettini con su scritto tutto ciò che avrebbe dovuto fare con le sue cose, dai pacchi pronti per essere donati ai libri che dovevano essere sostituiti.

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