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Le parafilie di Ed Gein di Monster su Netflix, lo psicologo: “La società finge che questi impulsi non esistono”

Le parafilie sono attrazioni sessuali inusuali e soprattutto difficili da capire, come viene mostrato nella serie Monster di Netflix su Ed Gein. Abbiamo chiesto a un esperto di spiegarci cosa si nasconde dietro a questi impulsi e quando diventano davvero pericolosi e patologici.
Intervista a Dott. Antonio Catarinella
Psicologo psicoterapeuta specialista in psicologia clinica e consulente delle identità sessuali
A cura di Elisa Capitani
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Ed Gein interpretato dall’attore Charlie Hunnam
Ed Gein interpretato dall’attore Charlie Hunnam

C’è un qualcosa di macabro e tristemente silenzioso nella vita di Ed Gein, il macellaio di Plainfield. Un silenzio che Netflix riporta in superficie con Monster, la nuova serie di Ryan Murphy uscita il 3 ottobre, riportandoci nel cuore della provincia americana più cupa. Ma dietro l’orrore dei corpi e degli omicidi, c’è un’altra storia: quella di una mente spezzata, prigioniera di un desiderio che supera il confine tra trasgressione e follia. Per capire cosa accade quando la pulsione diventa ossessione irrinunciabile, abbiamo parlato con il Dott. Antonio Catarinella, psicologo e psicoterapeuta specialista in psicologia clinica e consulente delle identità sessuali, delle parafilie, cosa sono e quali dinamiche profonde di controllo, vulnerabilità e bisogno di potere si celano dietro.

Ed Gein
Ed Gein

Tra disturbo e desiderio, il confine sottile delle parafilie

"Secondo il manuale DSM, che classifica i disturbi mentali, il termine parafilia, dal greco para (presso, accanto, oltre) e philia (amore, affinità), indica tutta una serie di comportamenti o anche di fantasie sessuali che si discostano dalla norma statistica e sociale, e che possono coinvolgere oggetti, pratiche o situazioni inusuali. È importante capire che il termine parafilia non va confuso automaticamente con la patologia, ovvero il disturbo parafilico: in molti casi si tratta semplicemente di un’espressione della sessualità diversa", spiega il dott. Catarinella. Secondo l'esperto, infatti, le parafilie diventano clinicamente rilevanti solo quando causano sofferenza e disagi alla persona o quando compromettono la vita dell'individuo e di chi lo circonda.

Ed Gein in tribunale
Ed Gein in tribunale

Quando il desiderio diventa pericoloso

Il punto chiave per comprendere le parafilie, quando parliamo ad esempio di necrofilia, zoofilia o esibizionismo, è capire che non è il comportamento in sé a definire la patologia, ma le conseguenze che questo ha per la persona e per gli altri. Nel caso del serial killer Ed Gein, il confine tra impulso e realtà si è completamente spezzato. La necrofilia e la mutilazione dei corpi non erano solo atti macabri e scioccanti, ma espressioni di un bisogno di controllo assoluto sull’altro, dove il desiderio si mescola a dominio e annientamento dell'altro. È quindi proprio in questo punto, nel confine labile tra fantasia e azione, che la trasgressione cessa di essere simbolica e diventa davvero pericolosa, fino a trasformarsi in crimine. Non tutte le parafilie vanno stigmatizzate perché non appartengono a una dimensione criminale, come la coprofilia. La coprofilia, ovvero il piacere sessuale derivante dal toccare, guardare o ingerire feci, è assolutamente legale se praticata con consenso e seguendo le norme igieniche.

La casa di Ed Gein, dove si sono svolti i crimini
La casa di Ed Gein, dove si sono svolti i crimini

L'oscurità dell'uomo

La serie su Ed Gein non è di certo facile da guardare, perché viene messo in scena un lato dell'essere umano che è poco esplorato e studiato dalla gente comune e quindi poco conosciuto. Accanto alle vicende di Gein, vediamo anche due altre storie parallele, importanti per capire sia l'intento della serie, sia come approcciarsi a persone che presentano questi disturbi. La prima storia è quella di Ilsa Koch, la strega di Buchenwald, a cui Gein si è ispirato per compiere i suoi crimini. Koch è stata una criminale di guerra tedesca, moglie di Karl Otto Koch, il comandante del campo di concentramento di Buchenwald. Koch era una sadica sessuale, che ha inflitto le peggiori e indicibili torture ai prigionieri del campo e ha in seguito anche profanato i loro corpi creando delle lampade o ciotole con resti umani, proprio come farà poi lo stesso Gein. Davanti a un orrore di questo tipo, lo spettatore resta stupito e forse confuso. Ecco allora che la serie, abilmente, introduce la terza storia parallela della seria, per cercare di capire l'oscurità che si cela nell'animo umano.

Ilse Koch, criminale di guerra tedesca
Ilse Koch, criminale di guerra tedesca

Comprendere non vuol dire giustificare

Il terzo parallelo, infatti, riguarda la creazione del film Psycho di Alfred Hitchcock, che per il personaggio di Norman Bates si è ispirato a Ed Gein. Ed è proprio Alfred Hitchcock, mentre parla nella serie insieme all'attore che interpreta Gein, a spiegare perché è importante riprodurre una realtà che rappresenti davvero come siamo e non come vorremmo essere: "Gli impulsi di alcuni individui sono più vili di altri, ma la società civile ci carica del peso della finzione che questi impulsi non esistano. Ciò trasforma tali impulsi in segreti che dobbiamo nascondere e che ci fanno stare male. Gein aveva un segreto. Una disfunzione sessuale che non riusciva ad esprimere, e quest'incapacità di esprimere la sua versione dell'atto sessuale ebbe delle conseguenze profonde e si trasformò in malattia".

Charlie Hunnam interpreta Ed Gein nella serie.
Charlie Hunnam interpreta Ed Gein nella serie.

Alcune forme di attrazione “devianti”, come necrofilia o zoofilia, oltre a implicazioni legali e morali, rappresentano una distorsione del rapporto con l’altro, spesso legata al bisogno di controllo o all’assenza di empatia, come emerge nella serie. Tuttavia, non tutte le persone che soffrono di disturbi parafilici come Gein sono senza speranze. Come spiega l'esperto, un intervento sessuologico integrato può aiutare a esplorare il significato simbolico della parafilia, che può nascondere vissuti di potere, controllo o vulnerabilità, e a favorire una sessualità più sana.

Le informazioni fornite su www.fanpage.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.
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