La solitudine dell’estate: chi ne soffre di più e come gestirla

Non per tutti l'estate è un momento felice. C'è chi non vede l'ora di andare in ferie, di partire e mollare tutto. Ma non sempre si ha la possibilità, economica, organizzativa, di allontanarsi e quando le giornate si infilano una dentro l'altra, gli amici partono e le temperature si alzano e le città si svuotano, la solitudine può cominciare a pesare come un macigno. Le vacanze (che siano estive o di Natale) provocano spesso quella malinconia, quella nostalgia che per i più fragili è difficile da gestire. I negozi chiudono, le saracinesche restano abbassate, i telegiornali avvertono di non uscire di casa e sui social è un continuo scrollare di persone felici in posti di villeggiatura fantastici (e per molti inavvicinabili), i vicini sono in vacanza e allora che fare?
Perché l'estate amplifica il senso di solitudine
Il rallentamento della quotidianità, i ritmi che si abbassano, il caldo che avanza, la riduzione dei contatti sociali possono amplificare il senso di vuoto. Non è un caso se l'Associazione Telefono Amico, identifica nell'estate uno dei momenti più critici e più impegnativi per le loro attività – nel 2024 hanno ricevuto quasi 110mila richieste di aiuto, una media di circa 300 al giorno, per 22.200 ore di ascolto – la presidente Cristina Rigon ha infatti sottolineato che l'estate può essere una stagione difficile per chi si trova in una situazione di solitudine o vulnerabilità emotiva. "Il senso di solitudine estiva è un fenomeno più esteso di quanto comunemente si pensi – ha dichiarato il professor Maurizio Pompili, ordinario di Psichiatria all'Universita di Roma Sapienza – Le immagini che evocano gli stereotipi di felicità e socializzazione, nell’ambito di attività tipicamente estive potrebbero amplificare il senso di esclusione in chi vive momenti di difficoltà. Il rallentamento o la sospensione di attività lavorative, scolastiche o ricreative durante l'estate, in persone già alle prese con sentimenti di solitudine, possono generare un vuoto interiore e una sensazione di isolamento. Non dimentichiamo, poi, che il caldo e le alterazioni del ritmo sonno-veglia possono influire negativamente sull'equilibrio psicofisico, magari esasperando condizioni preesistenti come l'ansia o la depressione".
Come proteggersi dalla solitudine delle vacanze
Sensazione di isolamento pratico ed emotivi, troppo tempo libero per pensare e ragionare su sé stessi, il caldo: l'estate per molti può trasformarsi in un incubo a 40 gradi. Soprattutto se non si ha la possibilità di allontanarsi da casa, dalla grande città che si svuota il giorno di ferragosto tanto da poter fare anche paura. Ma ci sono delle piccole strategie che si possono provare a mettere in atto, come suggerisce il professor Pompili: mantenere una routine quotidiana, darsi dei piccoli obiettivi da raggiungere ogni giorno (anche giochi enigmistici piacevoli ad esempio) dedicarsi a un'attività sociale o di volontariato, si potrebbe approfittare del tempo libero coltivando un hobby, facendo quello che rimandiamo sempre per mancanza di tempo, oppure prendersi del tempo per camminare in mezzo alla natura e provare scoprire ogni giorno qualcosa di nuovo e perché no, provare a fare anche un po' di detox dallo smartphone. Che ce ne importa di dove sta passando le vacanze senza pagare neanche un euro l'influencer di turno?