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Stephen King compie 70 anni: 5 libri da leggere per festeggiare il re dell’orrore

Il 21 settembre lo scrittore di Portland spegne la sua settantesima candelina, continuando ad essere uno degli autori più fantasiosi e apprezzati del genere horror.
A cura di Federica D'Alfonso
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Stephen King compie 70 anni.
Stephen King compie 70 anni.

Settant'anni anni e non sentirli: con 350 milioni di copie vendute in tutto il mondo e ben 37 fra film e serie tv tratti dalle sue opere migliori, Stephen King continua a riconfermarsi, dopo ogni uscita, il re indiscusso dell'horror. Una carriera intensa, accompagnata dall'intima e ininterrotta ossessione per la scrittura trasfigurata in molte delle sue storie, King non ha solo regalato al mondo alcune delle storie più forti e scioccanti che si ricordino, come “Shining” o “It”, ma ha letteralmente trasformato il genere horror in uno specchio della natura umana, in un'allegoria neanche tanto celata della vita e delle nevrosi proprie di ognuno di noi. Ecco 5 libri da leggere assolutamente per entrare nel complesso mondo di Stephen King.

Misery

Come in molti altri romanzi di King, la storia è ambientata in Colorado, e ha come protagonista uno scrittore che diventa prigioniero di un'ex infermiera con un passato omicida, Annie Wilkes. La storia, inquietante allegoria delle paure stesse di King, all'epoca fortemente dipendente da droghe e alcool, è stata resa ancor più famosa dallo straordinario successo della trasposizione cinematografica che valse all'attrice Kathy Bates un Oscar. Il romanzo, pubblicato nel 1987 e vincitore del Premio Bram Stoker, resta probabilmente uno dei più celebri di Stephen King.

Mucchio d'ossa

Questo romanzo viene pubblicato nel 1998, due anni dopo il successo de “Il miglio verde”. Come in “Misery”, il protagonista della storia è uno scrittore devastato dalla morte della moglie e ossessionato dagli impegni lavorativi che non riesce a portare a termine. Meno ricco di azione del precedente, il romanzo racchiude però perfettamente tutta la vena introspettiva dell'horror di King: in particolare, come sempre nei suoi romanzi, King riesce a disseppellire dallo strato di quotidianità tutti gli orrori che l'essere umano cela a se stesso.

22/11/'63

Questo libro, pubblicato nel 2011, si discosta un po' dalle tematiche fondamentali per abbracciare il tema fantascientifico dei viaggi nel tempo: mescolando persone realmente esistiti con personaggi di fantasie, Stephen King racconta di un uomo che trova il modo di tornare indietro fino agli anni Sessanta per impedire l'omicidio di John Fitzgerald Kennedy e tutte le sue tragiche conseguenze. Questo romanzo rappresenta, a parere dei critici, una vera e propria svolta nella produzione di King, che descrive le ambientazioni e i fatti storici con una fedeltà pari ad un romanzo storico.

La zona morta

Pubblicato nel 1979, questo libro è stato uno dei primi a finire in cima alle classifiche del best-seller dell'epoca. Ancora una volta come in “Shining”, pubblicato due anni primi, il protagonista è condannato ad avere un potere straordinario che gli permette di conoscere il futuro di chiunque lo tocchi: come in tutti i romanzi di King, il soprannaturale è interpretato come l'altra faccia di una realtà corrotta e difficile da affrontare: "Dio…fato…provvidenza…destino…chiamalo come vuoi, sembra sia sempre lì in agguato, tempestivo e inflessibile, per rimettere in equilibrio i piatti della bilancia".

Doctor Sleep

Si tratta del seguito del ben più celebre “Shining”, pubblicato nel settembre 2013 a trentasei anni dalle vicende ambientate nel misterioso Overlook Hotel. Il romanzo racconta la giovinezza e l'età adulta del piccolo Danny alle prese con i fantasmi del suo passato: grazie all'aiuto del cuoco afroamericano dell'hotel Dick Hallorann il ragazzo impara finalmente a gestire la sua “luccicanza”, ma fantasmi ben più pericolosi si addensano sul suo destino. Così come in tutte le opere di Stephen King l'horror è soltanto un rivestimento di riflessioni ben più pesanti: in questo caso, sul complesso rapporto del personaggio con il proprio padre e la propria diversità e solitudine.

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