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Stamina, Vannoni: “Protocollo pronto, ma valutiamo se consegnarlo”

Rimane in forse l’avvio della sperimentazione sul metodo Stamina che utilizza le cellule staminali mesenchimali per curare diverse patologie. È il presidente Davide Vannoni a spiegare di valutare se consegnare il metodo considerati i “no” del Ministero.
A cura di Susanna Picone
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Davide Vannoni, il presidente di Stamina Foundations, non ha trovato un’apertura da parte del Ministero della Salute in merito alle sue richieste e per questo potrebbe decidere di non consegnare il suo metodo per l’avvio della sperimentazione. A dirlo è lui stesso: Vannoni ha fatto sapere di valutare se consegnare il protocollo il primo agosto alla prevista riunione all’Istituto Superiore di Sanità. “Avevamo chiesto al ministero della Salute alcune garanzie, tra cui una commissione indipendente di valutazione (Cro), ma la risposta è di chiusura. Niente Cro, niente scienziati neutrali nel comitato scientifico, totale mancanza di trasparenza”, così Vannoni ha spiegato il perché dei suoi dubbi in merito all’avvio della sperimentazione del metodo che utilizza, com’è noto, le cellule staminali mesenchimali per curare diverse gravi patologie.

A breve Vannoni darà una risposta all’Iss – Il ministero – ha fatto sapere Vannoni – gli avviato una lettera con le sue “chiusure” e che poi lui ha provveduto a pubblicare anche su Facebook. Vannoni ha detto ancora che non è il solo a dover prendere una decisione in merito: “Stiamo sentendo avvocati e politici, io voglio farla questa sperimentazione ma non voglio finire in un processo di cui si sa già il risultato”. A diverse agenzie di stampa, il fondatore del Metodo Stamina – che ha sottolineato l’importanza di questa scelta delicata che riguarda la salute di tante persone – ha spiegato che a breve darà una risposta all’Iss.

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