Zheng penalizzata contro Sabalenka da una svista pesante che può capitare solo al Roland Garros

Aryna Sabalenka si è presa la rivincita su Qinwen Zheng al Roland Garros. La numero uno al mondo si è imposta nei quarti di finale contro la cinese (7-6, 6-3), cancellando il ricordo della sconfitta subita a Roma. La partita è stata segnata anche da un episodio controverso che ha penalizzato la medaglia d’oro olimpica. Una svista che ha complicato, e non poco, i piani della cinese, rimasta incredula.
Il tutto si è verificato in un momento molto delicato del match, sul 6-5 per Sabalenka con Zheng al servizio. Dopo uno scambio sul punteggio di parità, la cinese ha fermato il gioco. Il motivo? A suo dire, un colpo dell’avversaria era finito fuori. Nonostante il silenzio del giudice di sedia e dei suoi collaboratori, Zheng ha alzato il dito chiamando la palla out. In questi casi, il regolamento prevede l’intervento dell’ufficiale che, in caso di errore di valutazione della giocatrice, assegna il punto all’avversaria.

Quando l’arbitra è scesa dalla sua postazione per controllare il segno sulla terra, ecco il colpo di scena. Secondo lei la palla era buona, con grande stupore di Zheng, che ha reagito chiedendo: “Cosa?”. Inutilmente Qinwen ha cercato di far cambiare idea alla giudice, ma senza successo. Punto a Sabalenka e set point a suo favore, con Zheng che a quel punto non ha potuto far altro. Per sua fortuna, la giocatrice è poi riuscita ad allungare la sfida al tie-break, dove però si è arresa.
Oltre al danno, la beffa: nel post-partita Zheng avrà sicuramente rivisto la situazione incriminata. La moviola ha mostrato che la palla era effettivamente fuori, e che dunque lei aveva ragione. Al Roland Garros il falco non è previsto e può essere utilizzato solo come supporto visivo per il pubblico, a differenza di quanto ormai accade altrove. Sulla terra rossa di Parigi ci si affida ancora ai giudici di linea, e succede ormai ad alti livelli praticamente solo qui. Chissà per quanto ancora…