Sinner svela perché gioca “pensando di essere il numero 2 al mondo” nonostante sia il numero 1

Serata di gala a Torino per i tennisti impegnati alle ATP Finals 2025. Ovviamente il grande protagonista è Jannik Sinner, che difenderà il titolo vinto un anno fa. Una giornata ricca di sorrisi, che si sono visti anche durante l'allenamento con Alcaraz. Serata che ha previsto anche un incontro con la stampa, nella quale Sinner ha parlato anche del numero 1 ATP. L'italiano è in piena corsa per la leadership, ma ha detto di pensare sempre di essere il secondo al mondo, in questo modo trova maggiori motivazioni.
La filosofia di Sinner: "Sbaglia chi pensa di essere il numero 1"
Sinner a Torino chiuderà una stagione che in ogni caso sarà straordinaria e indimenticabile. Ha vinto due titoli Slam e nel complesso cinque tornei. Jannik è il favorito in queste ATP Finals e sa di poter scippare il primato di fine anno a Carlos Alcaraz, anche se questa non è la sua priorità. Parlando con i media, durante la presentazione delle Finals, Sinner ha risposto a una serie di domande sul numero 1 ATP e lo ha fatto filosofeggiando dicendo che pensa sempre di essere il secondo della classifica: "Per me uno sbaglia quando pensa di essere il numero 1. Quello che uno dovrebbe sempre pensare, o almeno così vale per me, è pensare di essere sempre il numero 2, perché devi fare sempre bene il tuo lavoro pensando di dover migliorare".
Jannik e il rapporto con Alcaraz
Insomma un pensiero che nasconde una intenzione, quella che lo aiuta a essere sempre pronto a dare il massimo. Poi chiaramente la classifica parla ed è un dato di fatto pure per Sinner: "I numeri naturalmente sono lì, però nella mia mente cerco sempre di motivarmi in altri modi e sono contento di quello che dicono, cioè che sono forte a livello indoor. Lo so, ma appena ti rilassi un attimo è un casino".
Mentre parlando con Sky il tennista altoatesino ha parlato della sessione di allenamento con Alcaraz: "Ognuno di noi fa la sua strada. Sappiamo che ci giochiamo a Torino. C'è grande pressione. Fuori dal campo siamo sempre amici, in campo ognuno cerca di vincere".
Sempre stuzzicato sulla lotta al numero 1 ha dichiarato: "Dopo la sconfitta di Alcaraz di Parigi si sono aperti alcuni scenari, li seguo sì. Ma se gioca molto bene non ci sono possibilità. La ricetta per giocare un ottimo tennis è quella di cercare di essere quanto più libero possibile".