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Roncadelli non aspetta la fine del punto e del match e impazzisce: raptus imbarazzante

Franco Roncadelli ha distrutto la racchetta con 12 colpi violenti a Santa Fe nel finale della sfida contro Kuzuhara. Attrezzo disintegrato.
A cura di Marco Beltrami
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Non è raro assistere a sfoghi più o meno eclatanti sui campi da tennis, anche ad altissimo livello. L’ultimo episodio arriva dal Challenger di Santa Fe, in Nuovo Messico, dove Franco Roncadelli ha perso il controllo nel finale del match contro Kuzuhara, conclusosi diversamente dalle sue aspettative. L’uruguaiano non ha aspettato la fine dell’ultimo punto per sfogare la sua frustrazione.

Roncadelli fuori controllo a Santa Fe, il raptus di violenza contro la racchetta

Il numero 353 al mondo doveva salvare due match point al proprio servizio. Nel primo, dopo un lungo scambio tipico della terra rossa, Roncadelli ha cercato di uscire dal duello prendendo la rete con una palla corta. La scelta si è rivelata sbagliata: Kuzuhara lo ha costretto a una volée complicata, chiudendo il punto e il match.

Racchetta distrutta, 12 colpi violenti da parte di Roncadelli

Roncadelli lontano dalla pallina non ha aspettato la concretizzazione ormai scontata del punto del match per l’avversario, e ancor prima che toccasse terra ha iniziato a sfogarsi con la racchetta. Una serie di colpi violentissimi a terra, a ripetizione. 10 bordate tra lo stupore dei presenti, e in primis di Kuzuhara che a rete ha aspettato che tutto finisse per la stretta di mano.

La delusione per la sconfitta e le condizioni della racchetta

Dieci colpi furiosi, sotto gli occhi increduli dei presenti, incluso Kuzuhara, che a rete attendeva la stretta di mano. Dopo altri due colpi, l’uruguaiano ha lanciato l’attrezzo e salutato l’avversario come se nulla fosse. Tornato in panchina, esausto e furioso, si è lasciato andare. La foto della racchetta distrutta è diventata virale sui social, immortalando lo scatto d’ira. La delusione per la sconfitta contro un avversario circa 200 posizioni più in basso in classifica ha pesato, e a farne le spese è stata la racchetta.

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