Perché le palline che si gonfiano stanno diventando un problema imprevisto a Wimbledon

La domanda più frequente a Wimbledon, quando siamo arrivati quasi al giro di boa del torneo, è quella relativa alla clamorosa sequela di eliminazioni di teste di serie. Qual è il motivo di tutte queste debacle? Casualità o fattori specifici? Oltre al caldo e alle condizioni ambientali, c'è anche chi ha puntato il dito sulle palline che vengono utilizzate in questa edizione dei Championships. Il loro rendimento potrebbe avere destabilizzato molti big.
Il problema delle palline a Wimbledon
Superato il record delle 35 teste di serie eliminate dopo due turni del Roland Garros 2020, la parola d'ordine in questa edizione del torneo sembra essere "sorpresa". Nelle riflessioni su questa inaspettata situazione, c'è anche spazio per considerazioni sul campo e sulle palline, entrambi deterioratisi velocemente. In particolare, le sfere utilizzate sono diventate l'oggetto di considerazioni di diversi addetti ai lavori. Per alcuni tennisti le palline utilizzate a Wimbledon si gonfiano in modo innaturale.
I dubbi di Djokovic sulle palline
Ultimo in ordine di tempo, Novak Djokovic, uno che conosce bene Wimbledon. Il sette volte vincitore dello Slam londinese ha dichiarato senza troppi giri di parole: "Le palline sono probabilmente la differenza più grande che noto rispetto a 10 o 15 anni fa. Le palline Slazenger che si usano qui a Wimbledon sono di buona qualità, ma si consumano prima, o addirittura più in fretta di quelle che usavamo 10 o 15 anni fa. Non so se dipende dalla produzione o se qualcosa è cambiato. Non credo sia l’erba… Penso siano semplicemente le palline che, in un certo senso, rallentano il gioco".

Insomma, sempre più "erba battuta" a Wimbledon, con una superficie che si avvicina sempre più al rosso e con le palline che completano l'opera. Shapovalov, meno diplomatico di Nole, ha sentenziato: "Le palline sono terribili, il circuito sull’erba è diventato una barzelletta. Questa non è più erba, il campo è più lento di uno in terra battuta".
Emma Raducanu critica le palle di Wimbledon
Per questo, ecco gli scambi più lunghi che non premiano una determinata categoria di giocatori. Emblematiche in tal senso le considerazioni di Emma Raducanu: "Dopo qualche game o scambio prolungato, queste palline Slazenger si deformano velocemente e diventano piuttosto pesanti e lente. Penso che questo favorisca i tennisti più potenti, perché hanno più tempo per caricare e colpire forte".
Neil Stubley, il capo giardiniere del torneo, a BBC Sport ha in parte confermato il problema: "Una delle cose su cui ci concentriamo è garantire che il rimbalzo e la velocità delle palline siano il più possibile costanti. Probabilmente ora la pallina viaggia un po’ più lentamente, e credo che la ragione sia che, quando l’erba si secca leggermente, la pallina si aggrappa un po’ di più al filo d’erba. Tu e io magari non lo notiamo, ma quando sei un atleta d’élite, vedi queste sfumature. La palla sembra andare più lenta, e basta un decimo di secondo in più per permettere al giocatore di adattarsi". E con il passare dei giorni e dei match, la situazione rischia di complicarsi ulteriormente.