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Perché Djokovic ha cacciato fratello e manager urlando in italiano: parlavano di un argomento tabù

Novak Djokovic protagonista di un clamoroso sfogo ad Adelaide, quando ha cacciato tre componenti del suo angolo nella finale. Il motivo di quella scelta.
A cura di Marco Beltrami
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La finale del torneo di Adelaide non è stata contraddistinta solo dal bel successo in rimonta di Novak Djokovic, ma anche dal suo plateale sfogo alla fine del primo set. Nole con ampi gesti ha cacciato qualcuno del suo angolo, invitandolo a lasciare l'impianto con tanto di frasi urlate anche in italiano e che hanno fatto molto scalpore. Una scena che è durata qualche secondo, fino a quando il fratello Marco, il manager Edoardo Artaldi e l'addetta alle pubbliche relazioni Elena Cappellaro, si sono allontanati.

Tutto è bene quel che finisce bene, visto che il campione serbo dopo aver sdrammatizzato in occasione del discorso di fine gara, ha speso parole d'amore per il fratello e gli altri componenti del suo staff che comunque non sono rientrati nemmeno in occasione della premiazione: "Mio fratello Mark è stato qui. Non lo vedo spesso. Quindi, apprezzo che tu sia venuto qui, Mark. Ti amo". Ma cosa era successo in campo? Perché Djokovic si era infuriato con il consanguineo e i suoi due collaboratori? A dare una spiegazione ci hanno pensato i media serbi.

Raccogliendo le testimonianze di alcuni tifosi presenti a ridosso del box di Novak Djokovic, Artaldi stava discutendo di affari con il fratello del campione Marko e Cappellaro, senza prestare particolare attenzione a quanto accadeva in campo, con il match diventato intenso e durissimo. Una situazione di cui Nole sempre molto attento si è reso conto, mostrandosi molto infastidito. Quel tipo di questioni infatti sono tabù, soprattutto durante le partite, quando bisogna garantire il massimo supporto al giocatore concentrato solo sulla vittoria senza pensare ad altro, soprattutto a questioni che riguardano il suo futuro.

Ecco allora che dopo aver perso il primo parziale, Djokovic è esploso urlando ai tre di allontanarsi, con il ricorso anche a frasi in italiano: "Vattene via, vattene via". L'obiettivo era quello di azzerare tutto, eliminando ogni potenziale situazione che potesse destabilizzarlo. Una volta finito il match, con un risultato positivo, poi tutto potrebbe essere rientrato. D'altronde lo stesso tennista serbo ha sempre definito come Elena ed Edoardo siano importanti per la sua tranquillità, tanto da definirli come la "coppia preferita": "Edoardo per me è più di un agente, è un membro della famiglia, è un amico. È come un fratello maggiore, una figura paterna. Il momento migliore è stato il nostro primo Grande Slam in Australia, è stato un momento molto speciale. È molto leale". Appuntamento al prossimo torneo, tutti insieme.

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