Nicola Pietrangeli non ce la fa più: “Che ci sto a fare? Sono una larva. Aspetto…”

Nicola Pietrangeli compirà 92 anni il prossimo 12 settembre, ma la voglia di festeggiare è davvero lontana in questo momento. La leggenda del tennis italiano è tornata a casa dopo l'ultimo ricovero in ospedale, ma il dolore fisico e soprattutto quello dell'anima dopo la morte dell'amato figlio Giorgio non gli lasciano tregua. Pietrangeli si lascia andare a parole molto tristi, che fanno male al cuore: "Non voglio fare il drammatico, ma aspetto… e mi sa che se piove non rimandiamo. Che ci sto a fare? Sono come una larva".
Nicola era ricoverato al Policlinico Gemelli fino a qualche giorno fa, è lì che ha appreso la notizia della fine di Giorgio, portato via a 59 anni da un tumore al cervello. Ora è a casa, ma le sue condizioni, diventate problematiche dopo che lo scorso dicembre cadde e si fratturò il femore, sono tali da togliergli l'abituale sorriso e la voglia di ironizzare sulla sua (ovviamente finta) rivalità con Sinner.
Come sta oggi Nicola Pietrangeli: "Vorrei un giorno senza dolore, dovevo essere punito evidentemente"
"Sono a letto. Questo è lo stato dell'arte: doloroso, e noioso – spiega Pietrangeli a ‘Super Tennis' – Ho la testa che frulla un po'. Mi ricordo bene le cose di cinquant'anni fa, ma non quelle dell'altro ieri. Mi sa che qualche ingranaggio non funziona più… Dovevo essere punito evidentemente. Devo aver fatto qualcosa di male nella mia vita. Come passo il tempo? La giornata è lunga, e purtroppo sempre un po' dolorosa. Meno male che dormo. Mi aiuta tanto…".

Il due volte vincitore del Roland Garros soffre davvero tanto: "Vorrei un giorno senza dolore. Perché ho questo dolore fisso all'osso sacro che mi impedisce di muovermi. Le hanno provate tutte. E poi mi manca la peppa (un gioco di carte, ndr). Mi chiamano tutti i giorni, gli amici. Mi dicono che manca il quarto per giocare a carte. Ma mi manca il riposo, anche se tu dirai ‘ma come, sei a letto…'. No, con questo dolore permanente non c'è un attimo di riposo. Ho battuto il cancro, ma non la vecchiaia, come dicono i miei figli".
"Sono stanco. Il mio futuro tra quindici giorni? Sarà uguale a oggi, non cambia niente"
Pietrangeli in questo momento non vede alcuna luce all'orizzonte: "Sono stanco. Stanco. Sono stanco di essere stanco. Il mio futuro tra quindici giorni? Sarà uguale a oggi, non cambia niente. Ci sono le piccole cose della vita che bussano, e che non posso più fare. Ad esempio mi è scaduto il permesso di soggiorno monegasco, e si può rinnovare solo di persona. Mi garantiva una piccola pensione, e lasciamo perdere. Poi ci si mette la pigrizia, la stanchezza, è un brutto momento".