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Internazionali d'Italia a Roma

Nadal-Federer, la finale più bella degli Internazionali d’Italia: “Una partita incredibile”

Il 14 maggio 2006 Rafa Nadal e Roger Federer hanno scritto la storia degli Internazionali d’Italia disputando quella che è diventata la finale più bella di sempre del torneo di Roma. Cinque set spettacolari, tre tie-break, l’ultimo quello decisivo lo vinse Nadal, 7 punti a 5, dopo 5 ore e 5 minuti di gioco.
A cura di Alessio Morra
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Il 14 maggio 2006 è un giorno importante nella storia dello sport italiano. In quel pomeriggio Alex Del Piero sollevò al cielo il trofeo che viene consegnato alla squadra che vince lo scudetto. La Juventus era Campione d'Italia, a Bari vincendo 2-0 con la Reggina i bianconeri conquistarono il titolo numero 29. Da giorni però si rincorrevano voci particolari, voci che divennero realtà, nacque uno scandalo relativo al calcio che cancellò quella festa e quel titolo, che dopo oltre due mesi passò all'Inter, in mezzo ci fu anche il Mondiale vinto dall'Italia di Lippi.

Ma in quello stesso pomeriggio mentre la stagione di Serie A si chiudeva al Foro Italico si disputava la più bella finale di sempre degli Internazionali d'Italia. Rafa Nadal e Roger Federer regalarono uno spettacolo straordinario e disputarono una partita che durò 5 ore e 5 minuti. Vinse lo spagnolo, che era sembrato sul punto di perderla un paio di volte, ma che riuscì a trovare la forza e colpi per aggiudicarsi il titolo degli Internazionali d'Italia per il secondo anno consecutivo.

La superba finale degli Internazionali d'Italia 2006

A rivederla oggi quella finale saltano all'occhio tante cose. Innanzitutto il look dei due protagonisti. Federer aveva i capelli lunghi, Nadal era un ragazzino, anzi tecnicamente un teenager non avendo nemmeno vent'anni, e giocava con dei pantaloni a ‘pinocchietto' e con una canottiera. E a risentire il commento di quella finale subito si pensa ai ricordi delle magnifiche e leggendarie telecronache di Rino Tommasi e Gianni Clerici. Il confronto di stile è all'ennesima potenza. La rivalità tra i due è ancora giovane, fino a quel momento mai si erano incontrati in una finale Slam. Ma si fiutava nell'aria la partita memorabile. Nadal deteneva il titolo, vinto in un'epica finale su Guillermo Coria, ed aveva vinto 52 partite di fila sul rosso. Federer invece era a caccia del primo titolo a Roma.

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La finale si decide al tie-break del 5° set dopo oltre 5 ore di gioco

I primi due set si chiudono al tie-break, ne vincono uno a testa. Il primo è di Roger che lo vive su una nuvola, è talmente perfetto che lo vince 7 – 0. Nadal dopo aver vinto il secondo ottiene un break nel terzo set e si mette avanti con il 6-4. Ma il giovane spagnolo paga le fatiche e cede nettamente (6-2) il quarto set. All'epoca le finali dei Masters 1000 erano al meglio dei cinque set. Quel quinto set era tesissimo e attesissimo.

Le ombre iniziavano a calare sul Foro Italico, dove il caldo e la fatica comunque aumentavano. Federer sembra averne di più, ottiene il break e si porta sul 4-1, Nadal resta in scia, sul 4-2 con un passante strepitoso lo fredda, è l'anticamera del break. Parità perfetta e finale che si decide al tie-break. Giusto così, ed è giusto solo perché qualcuno deve vincere. Al netto della tensione e della posta in palio lo spettacolo è sempre enorme. Roger si mette ancora davanti, ma Nadal lo bracca, rimonta ancora nel tie-break, dal 5-3 e sul 5-5 pulisce la riga con un altro splendido colpo, poco dopo festeggia il successo bis nella Capitale buttandosi per terra. Nadal è il re di Roma. Rafa sapeva di aver vinto un match memorabile ma non pensava sicuramente che avrebbe vinto gli Internazionali d'Italia altre sette volte. Dopo quella battaglia esausto e felice disse: "Questa è stata una partita incredibile, forse la più dura che abbia mai giocato".

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