Musetti rivela cosa gli ha detto Djokovic sulle ATP Finals: “Ci siamo fatti una bella risata”

Lorenzo Musetti alle ATP Finals proverà a chiudere la sua stagione in bellezza. Il tennista italiano, a Torino, avrà la chance di cancellare la delusione per la finale persa ad Atene, giovando così del ritiro di Novak Djokovic. Quest’ultimo, dal canto suo, prima gli ha regalato un dispiacere sportivo con il trionfo greco e poi lo ha fatto sorridere annunciando “in anteprima” la sua rinuncia alla competizione. Già, perché Nole, per provare a “consolare” il suo avversario, gli ha aperto le porte delle Finals.
Musetti e le parole di Djokovic sulle ATP Finals
Arrivato a Torino in fretta e furia, con un’accoglienza speciale dei tifosi italiani, Lorenzo si è diviso tra il campo, i primi allenamenti e la conferenza stampa di apertura, a precedere l’esordio con Fritz. È tutto accaduto in modo molto veloce per Musetti, che ha vissuto un saliscendi emozionale quando si è salutato con Djokovic al termine di una vera e propria battaglia: "Quando mi ha detto a rete dopo la partita che non sarebbe venuto, sinceramente ci siamo fatti una bella risata".

La scelta tardiva di Djokovic per Torino vista da Musetti
Non è stata una settimana facile per Lorenzo, che per avere la certezza della qualificazione alle Finals avrebbe dovuto vincere il torneo di Atene. Il tutto senza lasciarsi distrarre dalle voci su Djokovic e sul possibile forfait a Torino, che gli avrebbe comunque aperto le porte del torneo. Musetti non lo nasconde: "Sono stato curioso per tutta la settimana. Ero curioso di sapere se sarebbe venuto o no. Cercavo di concentrarmi su me stesso. Credo di esserci riuscito bene, anche se non ho vinto la finale".
Ma cosa pensa Lorenzo della scelta di Djokovic? Il 38enne ha tenuto tutti sulle spine fino alla fine, prima di sciogliere i dubbi parlando di condizioni fisiche non ottimali. La sua scelta, consentita dal regolamento, ha sparigliato le carte degli organizzatori, cambiando gironi e programma. Musetti, finito nel gruppo Connors con Alcaraz, Fritz e De Minaur, ha detto la sua: "Credo che Novak fosse completamente nel pieno rispetto delle regole dell’ATP, del torneo stesso. Certo, penso che la situazione strana fosse che giocasse letteralmente la settimana prima del Masters. Potrebbe essere un po’ strano per un giocatore già qualificato. Ma è l’unica cosa".