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ATP Masters 1000 Madrid di tennis

L’allenamento sfortunato di Sinner a Madrid: finisce preso a pallate nei modi più strani

Jannik Sinner ha dovuto fare i conti con la sfortuna durante l’allenamento a Madrid con Jordan Thompson. Il tennista italiano è stato colpito per ben due volte dalla pallina.
A cura di Marco Beltrami
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Il conto alla rovescia per l'esordio di Jannik Sinner sulla terra rossa di Madrid sta per finire. Sabato la testa di serie numero 1 giocherà il suo primo match del Masters 1000 contro l'amico Lorenzo Sonego. Per prepararsi al meglio al derby italiano, Jannik si è allenato con Jordan Thompson, numero 33 del mondo e protagonista di un buona prima parte di stagione. Una sessione di lavoro in cui Sinner non è stato particolarmente fortunato.

Il tennista italiano infatti per ben due volte è stato colpito al corpo dalla pallina. Niente di grave ovviamente (soprattutto la prima), ma due situazioni curiose che, come spesso accade poi, sono finite anche sui social. La prima pallinata è arrivata durante un allenamento specifico sul servizio. Dopo una battuta di Sinner, Thompson ha risposto lungo con la pallina che sarebbe finita ampiamente fuori.

Il vincitore degli Australian Open però un po' pigramente è rimasto sul posto e pur accorgendosi della traiettoria diretta al corpo, si è solamente girato prendendo così una pallinata nella schiena. Niente di doloroso, con Thompson che si è prontamente scusato alzando una mano.

Più sfortunato invece Sinner più avanti, quando è stato Thompson a testare i servizi. L'australiano ha provato la battuta al centro, con Jannik che è stato sorpreso anche da un cattivo rimbalzo probabilmente. La pallina ha colpito il telaio della sua racchetta e poi è finita sul volto del giocatore azzurro, che questa volta, ha accusato la botta portandosi la mano davanti alla bocca. La velocità della pallina è stata solo leggermente attutita dall'impatto immediatamente precedente con la racchetta.

Incidenti del mestiere dunque per Jannik che ha "assaggiato" dunque la particolare terra rossa di Madrid resa più veloce dall'altitudine. Per il resto niente buona la seduta di allenamento con Thompson per provare tutti i colpi, e anche come sempre giocare qualche punto davanti a Simone Vagnozzi, sempre presente al suo fianco per garantirgli le giuste indicazioni. Un test prezioso sulla strada che porta agli impegni ufficiali.

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