La festa sfrenata di Alcaraz dopo Sinner, canzoni italiane in un ristorante toscano: quanto costa

Il neo campione del Roland Garros ha scelto “un luogo chic e glamour ispirato alla Dolce Vita” nel cuore di Parigi per celebrare il secondo trionfo consecutivo nello Slam francese. Questa volta contro il numero uno al mondo.
A cura di Maurizio De Santis
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Carlos Alcaraz ha scelto un ristorante italiano di lusso nel cuore di Parigi per festeggiare la vittoria del Roland Garros contro Jannik Sinner. Il Siena è "un luogo chic e glamour ispirato alla Dolce Vita" che il tennista spagnolo conosce bene: era stato lì anche dopo il successo nella scorsa edizione dello Slam francese. Ma quest'anno celebrare il trionfo in quella location ha un sapore particolare per le emozioni e l'adrenalina lasciategli addosso da una finale entrata nella storia perché durata 5 ore e 29 minuti.

"Vamooooos!", ha urlato il campione spagnolo non appena è entrato nella sala riservata per l'evento dando così inizio al party concluso a notte fonda mangiando ottimi piatti della cucina toscana, stappando bollicine, ballando e cantando al ritmo di Bella Ciao nel momento clou della serata quando il murciano ha dato fuoco alle polveri. E i piccoli bengala legati al collo delle bottiglie di champagne hanno zampillato a mo' di torce. Quanto ha pagato? Tanto, anche se non ci sono cifre ufficiali. Somme che in pochi possono permettersi ma con un assegno da oltre 2 milioni e 500 mila euro in tasca (il montepremi riservato al finalista vincitore) ogni sfizio è possibile nella noche caliente della capitale transalpina.

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È il sabba di Carlos che ha ingollato vino inebriante versato direttamente nella sua bocca, con bottiglioni di champagne che vanno da un minimo di circa 700 euro (Armand de Brignac, che sembra quello scelto da Alcaraz) fino a un massimo di 5700 euro per il formato extra-large di Dom Perignon. Quanto alle pietanze, c'è una vasta scelta che ha come filo conduttore la qualità e la tradizione di "ricette fatte in casa", siano a base di carne o pesce, preparate con ingredienti di stagione provenienti da una filiera selezionata di produttori fidati. Qualche esempio? Eccolo: tra gli antipasti, una porzione di arancini può costare 40 euro. Il resto è per buone tasche oltre che palati fini. Solo il meglio per colui che ha battuto il numero uno al mondo e adesso, nonostante abbia ancora uno svantaggio da colmare nel ranking, punta anche a detronizzarlo.

Alcaraz s'è recato al Siena assieme alla famiglia, agli amici e a tutti i componenti dello staff tecnico. È consuetudine per gli atleti d'élite visitare questo locale: tutti gli ospiti sportivi di un certo rango devono firmare una targa da appendere al muro nel ristorante che ha già visto altre grandi figure del tennis provenienti da tutto il mondo sedersi ai tavoli per concedersi un momento di assoluto relax, coccolati dai sapori dei piatti italiani, sia prima sia dopo aver calcato i campi del Roland Garros. Tra questi c'è anche Novak Djokovic, un grande amante dell'autentica cucina del Belpaese.

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