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ATP Finals Torino 2023: news sul torneo di tennis

Jannik Sinner ha spiegato perché vive a Montecarlo: non è una questione di soldi

Jannik Sinner è pronto per le Nitto ATP Finals di Torino: il sorteggio ha stabilito che i suoi avversari saranno Novak Djokovic, Stefanos Tsitsipas e Holger Rune.
A cura di Vito Lamorte
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Jannik Sinner si sta preparando per affrontare Novak Djokovic, Stefanos Tsitsipas e Holger Rune nel gruppo verde delle Atp Finals 2023, che si giocheranno a Torino dal 12 al 19 novembre. Un sorteggio non semplicissimo per il giovane altoatesino, che si presenta a questo appuntamento da numero 4 del mondo e ha mostrato una crescita costante in questo 2023.

In vista di questo grande appuntamento il 22enne nato a San Candido ha rilasciato una lunga intervista al Corriere della Sera in cui ha parlato del suo percorso di crescita e ha svelato tanti particolari della sua vita oltre il campo che non tutti i tifosi conoscono.

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In merito alle sue scelte professionali il tennista azzurro racconta il perché del trasferimento a Montecarlo per vivere ed allenarsi: "È una scelta professionale, null’altro. A Montecarlo giochi all’aperto tutto l’anno, ci sono tutti i top player, i campi sono sempre a disposizione: sembra un Master 1000. Con chi giocherei in Italia? E io devo pensare ad allenarmi nel modo migliore, sennò non progredisco".

Sinner ha parlato del suo percorso professionale e del modo in cui si approccia al tennis anche ora che è numero 4 al mondo: "Per il tennis sono andato via di casa a 13 anni. Mi dà emozioni positive e negative, gioie e dolori. Mi dà tutto. Respingo il concetto di essere un’azienda: il mio pensiero non è il fatturato, non sono mai i soldi. Se lo fossero giocherei sempre, accetterei le esibizioni, non prenderei pause. A me al contrario interessa alimentarmi bene, dormire le ore giuste, mangiare a casa ogni volta che posso, farmi trovare in campo pronto la mattina dopo. Pronto a migliorare. Se non gioco il Master 1000 di Madrid o il girone di Davis, e capisco che i tifosi magari ci rimangono male, è perché sono a Montecarlo che mi spacco di lavoro. Il mio obiettivo non è fare soldi: è diventare la migliore versione di me possibile. Numero uno del mondo? Boh, vedremo. Magari n.4 è il mio limite. Desidero scoprirlo. E per farlo devo dire di no a qualcosa, sennò la stagione diventa interminabile. Quest’anno chiuderò con 22 tornei giocati: meno gare, più blocchi di lavoro. Dicono: Jannik è diventato più muscoloso. Eh, certo… Anziché andare in giro mi sono chiuso in palestra. Solo così si cresce, secondo me".

Il tennista azzurro è stato molto criticato per la sua assenza nella prima fase della Coppa Davis a Bologna ma ha spiegato in comunicato che era dovuto solo ad una questione fisica, così come accaduto a Parigi Bercy quando si è ritirato perché avrebbe avuto meno di 24 ore per recuperare prima del match successivo.

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Jannik Sinner è pronto a sfidare Novak Djokovic e spiega perché il fuoriclasse serbo è diverso da tutti gli altri: "Perché ti ritrovi davanti uno che ha vinto 24 Slam, tre su quattro solo quest’anno. A livello di risultati, il migliore che questo sport abbia mai avuto. Io spero di incontrarlo prima possibile, già nel girone, sono le partite importanti per la crescita, quelle per cui dico: vinco o imparo. Djokovic mi dirà dove sono. Io mi ci sono sentito più vicino quest’anno in semifinale a Wimbledon, pur perdendo in tre set, che l’anno scorso nei quarti, quando avevamo lottato per cinque. Non vedo l’ora. Sono le partite per cui mi alleno tutti i giorni, quelle che mi caricano di pressione".

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