Flavio e la prima tesi di laurea dedicata a Jannik Sinner: “Ho avuto un’idea, sono stato fortunato”

«La dichiaro dottore in… Jannik Sinner». Potrebbe essere ironicamente riassunta così la laurea del giovane piemontese Flavio Pirazzi, studente di “Innovazione sociale, comunicazione e nuove tecnologie” all'Università di Torino, che ha scelto come argomento della propria tesi nientemeno che il campione di tennis altoatesino. «Un'idea forse inusuale – racconta il torinese a Fanpage.it – nata dopo la vittoria di Jannik allo US Open nel settembre dello scorso anno. Era chiaro che Sinner fosse ormai un “titolo da prima pagina” per tutti i media, anche quelli non sportivi. E che dunque potesse essere oggetto di studio anche di un lavoro accademico».
Detto, fatto. Flavio – ovviamente grande amante del tennis – trova una relatrice che apprezza l'idea e dà così vita alla sua tesi di laurea triennale, recentemente discussa. Titolo dell'elaborato: “Com'è cambiata la comunicazione nello sport e nel tennis italiano con l'avvento di Jannik Sinner”. Un punto di arrivo che ora il ragazzo sogna di coronare con l'autografo di Jannik in persona, che sarà a Torino il prossimo novembre.
Flavio, che cosa le ha detto la sua professoressa quando ha proposto Sinner come argomento?
Ero alla ricerca di spunti. Vedendo quanto il campione fosse ormai amato ed apprezzato, addirittura non soltanto dagli appassionati di tennis, ho pensato potesse essere un'idea valida. Sono stato in un certo senso fortunato, la mia relatrice è anche lei appassionata di tennis, ed ha apprezzato. L'ambito è quello della sociologia della comunicazione dei nuovi media, ma ci sono collegamenti anche con l'area del marketing. È una tesi scritta “in tempo reale”, seguendo l'attualità, le vittorie e la carriera di Jannik.

La scelta dell'argomento lascia intendere un certo amore per il mondo tennistico…
Questo sport mi piace da sempre. Lo pratico a livello amatoriale da quando ero poco più che un bambino, fin dai tempi di Federer e Nadal. Un mio sogno nel cassetto sarebbe quello di diventare istruttore di questa disciplina. E poi sono di Torino, la città dove in un certo senso Jannik è “esploso”, alle Atp Finals. Tra il capoluogo piemontese ed il campione c'è un legame speciale. Quando vince, viene proiettata la sua immagine sulla Mole Antonelliana. Il pubblico assicura agli incontri sempre un tifo da stadio e in alcuni angoli della città può capitare di vedere disegni con il volto del campione.
Citando il titolo della tesi, come ha cambiato il tennis e lo sport il fenomeno-Sinner?
Sicuramente ha reso il tennis più popolare, ha stravolto le tendenze. I bambini nati dopo il 2006 non hanno quasi mai visto la Nazionale di calcio ai mondiali: se un tempo sognavano soltanto di diventare i nuovi Totti o Del Piero ora aspirano anche ad essere i futuri Sinner. Prima la gente andava al pub soltanto per vedere in compagnia le partite di calcio, ora ci sono locali che pubblicizzano gli incontri Sinner-Alcaraz. Dà la misura di quanto questo sport sia diventato trasversale.
E “trasversale” lo è anche anche Jannik…
Certo, è un aspetto che ho approfondito nella mia tesi dal punto di vista del marketing. Sinner incontra il favore di un pubblico molto ampio, risultando un personaggio trasversale sia rispetto a diversi target pubblicitari che rispetto a svariati prodotti di cui è testimonial. Lo vediamo infatti prestare la sua immagine per sponsorizzare marchi molto diversi tra loro: in alcuni casi è perfino un'icona pop.

Si può dire che Sinner sia quasi un “brand”. Perché è così apprezzato?
Perché è costante, gioca con determinazione, è un atleta serio. Piace al pubblico contemporaneo, non fa mai polemiche in campo, viene visto come genuino. Citando un articolo di giornale, è un giocatore “politicamente corretto”. Segna un grande distacco rispetto a campioni genio e sregolatezza a cui eravamo abituati in passato, anche in altri sport.
Recentemente si è molto discusso della proposta di assegnare a Jannik una laurea honoris causa in Scienze motorie. È d'accordo?
Direi di sì. È il primo tennista italiano ad aver vinto a Wimbledon: penso che se la meriti.
Per lei tesi discussa, laurea in tasca. Ma resta ancora un sogno…
Sì, mi farebbe molto piacere se Jannik firmasse la mia tesi. Sarà a Torino nel prossimo novembre per le Atp Finals. Chissà che…
Immagini di averlo davanti: cosa gli direbbe?
Gli farei solamente i complimenti. Per tutto ciò che sta facendo per il tennis, per aver rivoluzionato lo sport italiano e per essere diventato una vera icona del Made in Italy.