Roland Garros

Djokovic beccato in bici per le strade di Parigi: “È stato pericoloso, da pazzi. Non lo rifarei”

Il tennista serbo ha raccontato com’è andata la pedalata per le strade della capitale francese: “C’erano macchine in tutte le direzioni, ho rischiato. È stata una bella scarica di adrenalina”.
A cura di Maurizio De Santis
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Novak Djokovic s'è concesso una passeggiata in bicicletta per le strade di Parigi. Al campione serbo è piaciuto ma non lo rifarebbe. Ne ha parlato nella conferenza stampa dopo aver battuto il tennista transalpino. "Ho già fatto giri in bicicletta a Parigi – ha spiegato -. Era da un po' che non ne facevo. Al Roland Garros sono stati molto gentili, mi hanno dato una bicicletta che ho usato martedì sera per la prima volta. Ma devo ammettere che è stato un po' rischioso quando sono arrivato nei pressi dell'Arco di Trionfo. È come una rotonda, c'erano macchine in tutte le direzioni".

La passeggiata è stata il modo migliore per rilassarsi alla vigilia della partita vinta contro Corentin Moutet e provare ad accattivarsi la simpatia dei tifosi francesi, che contro gli avversari dei connazionali non sono mai abbastanza teneri… nemmeno se ti chiami Nole e hai una carriera incredibile alle spalle. Chi lo ha visto e riconosciuto è stato molto cordiale con quel "turista speciale" che, noncurante del percorso e delle insidie di trovarsi a pedalare su strada ampie e ad alta percorrenza, ha sfidato il traffico veicolare in Place de l'Étoile e s'è goduto il passaggio dinanzi all'Arco di Trionfo.

Tuta blu scuro, occhiali da sole con lenti di colore giallo in viso, scarpe da ginnastica e caschetto ben allacciato in testa: outfit ed equipaggiamento erano perfetti, un po' meno lo è stata l'esperienza al manubrio quando è arrivato a uno degli estremi degli Champs-Élysées. "Diciamo che andare in bici lì ti dà una bella scarica di adrenalina… ma non credo che lo rifarei, soprattutto in un ambiente così affollato. Forse ci sono altre strade più sicure, ma noi siamo stati abbastanza pazzi da andare a quella rotonda. È stato divertente, ma anche un po' pericoloso".

Considerata la densità di circolazione soprattutto in determinate ore della giornata, la zona scelta da Djokovic per la sua escursione non è certo raccomandabile per chi vuole godersi un giro nella Ville Lumière da un'altra prospettiva. Novak è forse pentito? No… o almeno non del tutto ma fare attenzione è il suggerimento che si sente di dare. "È fantastico vedere Parigi dalla bicicletta, è sicuramente molto più divertente perché non rischi di restare bloccato nel traffico – ha aggiunto l'ex numero uno al mondo -. In macchina può essere frustrante, ma in bici è magnifico. Se riesci a muoverti in questo quartiere, che è in un certo senso l'epicentro di Parigi, è magnifico".

Quanto a faccende esclusivamente sportive, Djokovic torna in campo domani contro l'austriaco Filip Misolic. Già tre volte vincitore del Roland Garros, il serbo ha conquistato l'oro olimpico la scorsa estate a Parigi, sui campi in terra battuta di Porte d'Auteuil. Magari

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