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Caso VAR alle ATP Finals, Bolelli e Vavassori protestano: la pallina ha colpito la maglietta?

Simone Bolelli e Andrea Vavassori sconfitti in semifinale di doppio alle ATP Finals chiedono l’intervento della tecnologia in un’occasione. Confermata la decisione dell’arbitro.
A cura di Marco Beltrami
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Bolelli e Vavassori sono usciti di scena in semifinale alle ATP Finals di Torino. Il doppio azzurro è stato eliminato in due set da Heliovaara e Patten, altra coppia molto rodata. Una partita intensa, chiusasi 6-4, 6-3 e durata poco più di un'ora e un quarto. C'è stato anche spazio per un punto controverso, che ha sollevato i dubbi dei giocatori italiani: Simone e Andrea hanno chiesto l'intervento della tecnologia, ma non hanno avuto riscontri positivi.

Bolelli e Vavassori recriminano nella semifinale di doppio: serve il VAR

La situazione in questione ha visto protagonista Simone Bolelli, che a rete ha dovuto fronteggiare un tocco ravvicinato di uno degli avversari. Con un riflesso, l'azzurro ha provato a spostarsi in modo da far intervenire il suo compagno, ma il gioco è stato fermato dal giudice di sedia. Quest'ultimo infatti ha dato il punto a Harri Heliovaara e Henry Patten, sollevando le perplessità dei nostri atleti. Secondo l'ufficiale infatti c'era stato un tocco da parte di Bolelli e dunque, a termini di regolamento, il punto era degli avversari.

L'arbitro decide di dare il punto agli avversari, delusione per Bolelli e Vavassori

Andrea Vavassori ha chiesto il ricorso al Var e dunque la possibilità di rivedere l'azione alla moviola con la tecnologia. "È solo una questione di fotogrammi, forse. Simone, in questo qui sembra che la palla tocchi la tua maglietta", ha detto l'arbitro che ha iniziato a rivedere il punto. Vavassori ha provato a convincerlo di un possibile errore, ma niente da fare: "Nessun altro ha visto quello di cui stai parlando".

L'ufficiale è rimasto fermo sulla sua prima decisione, con il replay che ha mostrato come la pallina abbia sfiorato la sua maglietta all'altezza del fianco. La casacca sembra muoversi leggermente anche se non si capisce bene se sia per il tocco, per il movimento di Bolelli o per lo spostamento d'aria. L'arbitro ha chiosato: "Capisco, ragazzi, ma quello che vedo qui.. in quel fotogramma vediamo la palla che tocca un po’ la maglia, quindi devo confermare la mia chiamata".

Il regolamento parla chiaro e quando la pallina tocca non la racchetta, ma una parte del corpo o dell'abbigliamento, il punto è perso. Nessun margine di discussione.

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