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Berrettini e Sinner fanno la storia del tennis italiano: “Ci aiuteremo a vicenda per vincere”

Matteo Berrettini e Jannik Sinner sono entrati nella storia del tennis italiano. Entrambi sono ai quarti di finale degli Australian Open 2022: “Ci aiuteremo a vicenda per vincere”.
A cura di Fabrizio Rinelli
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"Ora ho molta più esperienza, sono cresciuto sia come giocatore che come persona". Jannik Sinner festeggia il suo passaggio ai quarti di finale degli Australian Open con la consapevolezza di aver raggiunto un livello davvero molto alto. Il suo tennis continua ad essere in grande evoluzione e la crescita del talento altoatesino è sotto gli occhi di tutti. Il match vinto contro l’australiano Alex De Minaur, schiacciato con tre set a zero, ha garantito all'Italia di portare ai quarti di finale per la quinta volta nella sua storia due azzurri in un Grande Slam.

In precedenza, nel Roland Garros del 1948, a distinguersi fu la coppia Cucelli-Del Bello, poi nello stesso Slam del 1956 toccò a Pietrangeli-Merlo prima del Roland Garros del 1960 con il tandem azzurro formato da Pietrangeli e Sirola. Sinner invece è il quinto tennista italiana a centrare i quarti agli Australian Open dopo i successi di De Stefani nel 1935 e poi di Nicola Pietrangeli nel 1957 e Cristiano Caratti nel 1991. Poco prima dell'altoatesino, era stato proprio Matteo Berrettini a farlo nell'attuale Australian Open 2022.

"Con Jannik ho un ottimo rapporto – ha raccontato Berrettini nel corso di un'intervista – Ci sentiamo quasi tutti i giorni, tra noi c'è una sanissima competizione". Berrettini parla benissimo di Sinner e mette in evidenza il carattere del tennista altoatesino: "Avere un ragazzo educato al mio fianco o contro di me credo sia una cosa bellissima – ha aggiunto – Ho un ottimo rapporto anche con il loro team e credo ci sarà una bella relazione e ci aiuteremo l'uno con l'altro". Berrettini poi sottolinea: "La pressione non si sente da quel punto di vista".

"Matteo sei un idolo" con tanto di cuoricino rosso stampato sulla telecamera. È stata invece la frase scritta da Jannik Sinner nel corso degli ATP Finals di novembre in cui l'altoatesino aveva preso parte allo Slam sostituendo proprio Berrettini. Una dedica arrivata dopo la vittoria del classe 2001 contro il polacco Hurkacz. Un gesto che ha colpito molto l'ultimo finalista italiano di Wimbledon che rispose subito lasciando un messaggio sul cellulare del giovane tennista: "Grazie per il bel gesto, non era scontato".

La loro non è proprio da considerarsi un'amicizia, ma un rapporto di grande rispetto reciproco che si riflette negli ultimi gesti che i due si sono scambiati negli ultimi mesi: "È un bravissimo ragazzo, è umile, mi piace stare insieme a lui – ha dichiarato Sinner parlando proprio di Berrettini – Quando mi sento bene con una persona, ci sto bene insieme. Secondo me più normale sei, meglio è". Oggi i due rappresenteranno l'Italia agli Australian Open entrando di fatto già nella storia con la loro presenza ai quarti di finale.

“Nonostante la differenza d’età, con Jannik ho sempre avuto un bel feeling – aveva raccontato solo pochi giorni fa Berrettini nel corso di un'intervista rilasciata al Corriere della Sera – Mi ricorda un po’ me stesso: ha una maturità superiore alla sua età". I due stanno legando molto e Berrettini sa benissimo che tutto ciò può solo portare benefici alla squadra azzurra. "Qui in Australia stiamo passando tanto tempo insieme – ha aggiunto Berrettini – È un rapporto utile a tutti: a me, a Jannik, al tennis italiano e alla squadra di Davis.” 

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