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Kilde racconta il terribile schianto a Wengen: “Danneggiati alcuni nervi della gamba, sarà lunga”

Il campione di sci norvegese, Aleksander Aamodt Kilde, caduto sulle nevi di Wengen in Coppa del Mondo, ha parlato per la prima volta dal suo letto di ospedale, tra un’operazione e l’altra: “Non ricordo nulla, so che ho perso molto sangue e avevo un dolore mai sentito”. Operato alla gamba per ricostruire alcuni nervi danneggiati dal profondo taglio, ora tocca alla spalla: “Tutto incerto, ma considerato l’impatto a 120km/h sto bene…”
A cura di Alessio Pediglieri
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A pochi giorni dal bruttissimo infortunio, lo sciatore norvegese Aleksander Aamodt Kilde è ritornato a rivivere quei tragici momenti che lo hanno visto venire portato via dall'elisoccorso dalla discesa di Wengen in Coppa del mondo. Un violentissimo impatto dove ha subito un problema alla spalla (lussata) ma soprattutto una profonda ferita alla gamba: "Alcuni nervi si sono danneggiati, ora ci vorrà tempo".

Sono passati solamente cinque giorni dal terribile incidente che ha visto protagonista nel finale della discesa libera di Wengen, Aleksander Aamodt Kilde schiantatosi ad una velocità folle, circa 120 chilometri orari sulle reti di protezione. Lacerandosi una gamba con un profonda ferita e subendo la lussazione della spalla che ha interessato i tendini. Tutto sommato, il campione norvegese se l'è cavata bene e a sottolinearlo lui stesso tra le prime interviste rilasciate sull'argomento e un messaggio scritto via social ai suoi tanti affezionati sostenitori che non gli hanno fatto mancare appoggio e solidarietà.

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Il norvegese è stato intervistato da Viaplay, che lo ha raggiunto direttamente sul letto dell’ospedale, sul quale si ritrova dopo una prima operazione alla gamba e in attesa di sottoporsi ad un altro intervento chirurgico, alla spalla. "Il taglio? Profondo… quasi fino all’osso" Così inizia la prima riflessione di Kilde per la ferita che più di tutte ha subito preoccupato. "Quando mi sono imprigionato nella rete mi sono tagliato la gamba e ho perso molto sangue. Ci sono alcuni danni ai nervi che richiederanno tempo per guarire, questa è la parte grave di tutto, ma fortunatamente i nervi con funzione motoria sono ancora intatti".

Una dinamica impressionante, il tutto accaduto in pochissimi istanti senza quasi che il norvegese se ne potesse accorgere. "Ricordo solamente di essere crollato alla penultima curva. Sono caduto e ho avvertito un forte dolore alla spalla. Dopo di che, la mia memoria diventa nebulosa: ricordo pochissimo, quasi nulla". Un blackout provocato dall'impatto e dal dolore, improvvisi. "L'unica cosa a cui riuscivo a pensare era la mia spalla e quanto mi faceva male. Non avevo mai provato un dolore simile".

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Ma i problemi più gravi li avrebbe potuti subire alla gamba, compromettendo non solo l'attale stagione, oramai finita, ma l'intera carriera. Pericolo scongiurato, anche se il ritorno alle gare è al momento lontanissimo. "Ho accantonato il pensiero di un ritorno molto rapido perché la riabilitazione sarà impegnativa. Di solito sono un tipo positivo e mi piacciono le sfide, sto provando a prenderla con filosofia. Si tratta di affrontare la situazione giorno per giorno". Anche perché ad una prima operazione, adesso Kilde ne deve subire un'altra.

Il campione norvegese, però, ha voluto anche dare un segnale positivo direttamente ai tantissimi tifosi, in apprensione. Le foto dell'arrivo della sua fidanza, Mikaela Shiffrin, accorsa subito al suo capezzale hanno fatto il giro del mondo confortando sulle condizioni di Kilde  che ha voluto rasserenare ulteriormente tutti con un lungo commento social: "Grazie a tutti per il vostro sostegno…" ha scritto sui propri profili ufficiali. "Solo un rapido aggiornamento da parte mia. Ora sono tornato a Innsbruck con i miei genitori e mi sottoporrò di nuovo a un intervento chirurgico questo pomeriggio per due legamenti strappati nella mia spalla. Considerato l'impatto della caduta e il fatto che sono entrato nelle reti a 120 km/h, sto sorprendentemente bene…"

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