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Il bacio di Shiffrin a Kilde dopo l’operazione: “Sono ricucito. Amo questo sport brutale”

Lo sciatore norvegese è ricoverato dopo la terribile caduta avvenuta ieri sulla pista di Wengen. Le condizioni sono buone, è lui stesso a parlarne in un post social condiviso dalla fidanzata, regina delle nevi. Le macchie di sangue avevano rispolverato un precedente drammatico sullo stesso tracciato.
A cura di Maurizio De Santis
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Kilde 'coccolato' dalla fidanzata, Shiffrin, nel letto d'ospedale.
Kilde ‘coccolato' dalla fidanzata, Shiffrin, nel letto d'ospedale.

Un diagnosi che è meno grave del previsto, le coccole e il bacio di una fidanzata speciale. Aleksander Aamodt Kilde se l'è cavata con una lussazione alla spalla e una lacerazione al polpaccio, ferita che ha richiesto la necessità di un intervento operatorio effettuato all'ospedale di Berna dov'è attualmente ricoverato.

La brutta e spaventosa caduta avvenuta durante la discesa di Wengen aveva fatto temere il peggio ma il comunicato della federazione norvegese ("non ha fratture ma ha riportato contusioni"), la foto condivisa dalla compagna, Mikaela Shiffrin (altra protagonista sulle nevi), e le parole a corredo del post condiviso sui social spazzano via i cattivi pensieri sulle condizioni dello sciatore scandinavo.

Cancellato il sospetto peggiore che la lesione al muscolo della gamba avesse in qualche modo inficiato anche la tenuta di un tendine o che lamentasse anche una frattura scomposta dell'arto.

"Sono qui ricucito… a prendersi cura di me è l'unica e sola Mikaela Shiffrin. Grazie mille per tutti i messaggi. Sono grato per tutte le attenzioni e le dimostrazioni di affetto. Questo sport può essere brutale, ma lo amo ancora. Vi manderò aggiornamenti più tardi".

Brutale è il termine utilizzato dal norvegese. Mai parola fu più giusta considerato un precedente terribile avvenuto nel 1991 sulla stessa pista e all'altezza dello stessa porzione di tracciato dove l'austriaco Gernot Reinstadler fu protagonista di un incidente drammatico.

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La frattura al bacino e l'entità delle lesioni subite furono così gravi da causare un'emorragia interna e rendere inutile anche il tentativo disperato dei medici, morì nonostante le trasfusioni e un'operazione durata sei ore.

Striscia di sangue. Le tracce lasciate da Kilde sulla neve hanno alimentato la preoccupazione per le condizioni dello sciatore alpino. Era a terra e i medici che l'hanno soccorso sono intervenuti in maniera provvidenziale stringendogli la zona interessata dal taglio con un laccio emostatico, così da fermare subito l'emorragia in atto.

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L'incidente in cui è rimasto coinvolto Kilde (pochi giorni fa capitò anche a Pinturault finire, suo malgrado, nel bollettino medico della pista per la rottura di un crociato) ha riacceso la polemica sulle gare cancellate e sull'opportunità di prevedere recuperi così ravvicinati. Obiezioni che hanno smosso la Federazione inducendola a riconsiderare la sequenza degli eventi in calendario.

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