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Doppia magia di Pietro Sighel nello short track: vince l’oro con un colpo di genio, poi regala il bis

Doppio oro agli Europei di Short track per Pietro Sighel che si è preso la medaglia più preziosa sai nei 1.500 metri sia nei 500. Nella distanza corta ha replicato i successi di un anno fa, mentre sul chilometro e mezzo ha compiuto una vera e propria acrobazia sul filo del traguardo.
A cura di Alessio Pediglieri
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In Polonia in occasione degli Europei di short track che si stanno svolgendo in questi giorni a Danzica, l'Italia sta svolgendo la classica parte del leone con alcuni successi tanto incredibili quanto spettacolari. Così nella seconda giornata del torneo continentale, è arrivata una magica doppietta azzurra nei 1500 metri: tra le donne sono state Elisa Confortola e da Gloria Ioriatti a prendersi in modo incredibile l'oro e l'argento, mentre tra gli uomini ci ha pensato Pietro Sighel a regalarsi la vittoria grazie ad un vero e proprio colpo di genio. Per poi concedere il bis nella sua specialità: i 500 metri.

Il pattinatore italiano si è ripetuto sullo stesso ghiaccio di Danzica 12 mesi più tardi ma raddoppiando le vittorie: un anno fa, fu il migliore solamente nei 500 metri, quest'anno si è preso la medaglia d'oro ancora nella stessa disciplina ma soprattutto nei 1.500 metri, prendendosi il 3° successo d'oro in carriera. Ma ciò che è accaduto nella seconda giornata degli Europei ha dell'incredibile, con Sighel autentico mattatore, in un giorno epico immortalato nel fermoimmagine del fotofinish sul chilometro e mezzo che ha premiato Sighel.

Saggezza e genialità: Pietro Sighel ha espresso il meglio dello sgort track in una gara a suo modo perfetta ed epica. L'italiano ha deciso di giocarsi la finalissima sui 1.500 prima in modo accorto, evitando fastidiose sorprese: una prima parte di gara molto saggia che ha visto spesso Sighel nelle posizioni di rincalzo, fino alla scelta poi risultata vincente. Belle ultime due tornate sull'anello ghiacciato di Danzica, Sighel ha rotto gli indugi e si è portato sui primi fino alla penultima curva quando ha sorpreso una prima volta tutti: ha scelto una traiettoria esterna, la più difficile perché la più dispendiosa, ma è stata propria quella a rivelarsi poi decisiva.

Un primo colpo di genio cui è seguito il secondo, ancor più intuitivo e magico: nell'arrivo a tre, Sighel ha compiuto il gesto di miglior acrobata. Per strappare il primo posto c'è chi si è gettato letteralmente sul ghiaccio, chi ha provato il clasico colpo di reni finale. Sighel nulla di tutto ciò: ha allungato la gamba in semispaccata, sorprendendo tutti e andandosi a prendere quei centimetri necessari per la medaglia d'oro. Una vera e propria beffa davanti al quale i due olandesi Friso Emons e Itzhak de Laat Si sono dovuti semplicemente inchinare.

Un'autentica prodezza per il campione italiano che ha deliziato tutti anche nei 500 metri quando, ancora affamato di gloria e medaglie, si è ripreso ciò che era già suo dagli ultimi mondiali a Seul: il gradino più alto del podio su questa distanza. In un altro capolavoro che ha visto l'azzurro sfruttare la propria forza dettando l'andatura, sempre in testa, lasciando dietro di sè tutti gli aspiranti vincitori. Rimasti di ghiaccio.

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