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Tsunoda trattenuto in aeroporto all’arrivo negli Stati Uniti per il GP di F1: “Bloccato alla dogana”

Il pilota giapponese Yuki Tsunoda è stato trattenuto all’aeroporto negli Stati Uniti prima del GP di Austin, come già accaduto lo scorso anno a Las Vegas. Un’altra disavventura in una stagione complicata per il pilota Red Bull.
A cura di Michele Mazzeo
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Ancora una volta, Yuki Tsunoda ha avuto problemi all'ingresso negli Stati Uniti. Il pilota giapponese della Red Bull è stato trattenuto in aeroporto per controlli supplementari al suo arrivo ad Austin, dove questo weekend si correrà il Gran Premio degli Stati Uniti di Formula 1.

La notizia è stata riportata dal giornalista slovacco Stevo Eisele di Novasport, secondo cui Tsunoda sarebbe stato "preso da parte" dopo il lungo volo dall'Europa. "Un bel promemoria del fatto che anche i piloti di F1 di solito indossano abiti normali, portano i propri bagagli, combattono il jet lag e devono comunque fare la fila al controllo passaporti. Possono persino imbattersi in problemi imprevisti, cosa che ha stressato Yuki ancora una volta", ha scritto Eisele sui social.

Tsunoda fermato alla dogana all'arrivo in Texas

L'entità del controllo non è stata resa nota, ma si tratterebbe di una procedura di sicurezza aggiuntiva che ha ritardato di qualche ora l'arrivo del pilota al circuito. Nella conferenza stampa successiva, Tsunoda ha confermato di essere stato trattenuto per un controllo, senza però aggiungere dettagli sulla vicenda.

Un déjà-vu dopo Las Vegas

Non è la prima volta che il giapponese vive una situazione simile. Nel 2024, alla vigilia del GP di Las Vegas, Tsunoda era stato bloccato per oltre due ore in una sala dell'immigrazione a causa di alcune irregolarità nei documenti di ingresso. Anche allora, dopo un lungo confronto con gli agenti, era stato poi autorizzato a entrare nel Paese.

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L'episodio di Austin sembra dunque una replica di quel disguido, diventato motivo di ironia sui social, dove molti tifosi hanno scherzato sul fatto che ogni trasferta americana per il pilota giapponese si trasformi in una piccola odissea.

Un momento complicato per il pilota giapponese

Il nuovo contrattempo arriva in una fase già delicata della stagione di Tsunoda. Il 25enne ha totalizzato finora 20 punti e ha chiuso tra i primi dieci solo due volte nelle ultime undici gare, mentre nel box Red Bull cresce la pressione dopo le buone impressioni lasciate dal giovane Isack Hadjar.

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Lo stesso Helmut Marko, consulente del team, ha spiegato che le decisioni sui piloti del 2026, incluso il destino di Tsunoda nel programma Red Bull, saranno prese dopo il GP del Messico.

Intanto, l'ennesimo intoppo burocratico sembra confermare che tra Yuki Tsunoda e gli Stati Uniti il rapporto resti tutt'altro che semplice: anche stavolta, prima di scendere in pista, ha dovuto affrontare un pit stop imprevisto in aeroporto.

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