Rudratej Singh morto per arresto cardiaco a 46 anni, era il Ceo di BMW Group India

Arresto cardiaco. È questa la causa della morte di Rudratej Singh, Presidente e CEO di BMW Group India. Aveva 46 anni e la notizia del decesso ha lasciato sotto shock sia i vertici dell'azienda nel Paese asiatico sia della Casa tedesca. Un malore improvviso ha stroncato la vita del manager che, dopo una carriera in Unilever, aveva assunto nel 2015 la guida di Royal Enfield (settore motociclistico di punta di Eicher Motors Limited).
È con profondo dispiacere che BMW Group India annuncia la scomparsa del suo Presidente e CEO, Rudratej Singh – si legge nella nota ufficiale del Marchio -. Il nostro cordoglio va alla famiglia e ai suoi cari in questi momenti difficili, Sarà sempre ricordato come una fonte d’ispirazione e un grande essere umano.
La scomparsa di Singh arriva in un momento particolare della Bmw in India che, proprio attraverso la figura del suo manager lavorava per rafforzare la propria rete di concessionari in quella porzione di mercato asiatico.
Singh era entrato a far parte della Casa automobilistica tedesca nel 2019 dopo aver lasciato Royal Enfield, l'azienda nella quale era entrato nel 2015 dopo aver lasciato Unilever India. Passò alla guida di Eicher Motors Limited (EML) e due anni più tardi venne promosso a Global President di Royal Eneld facendo sì che, nel corso del suo mandato di quattro anni, la multinazionale diventasse una delle aziende motociclistiche più redditizie al mondo. Il suo operato venne comprovato dai dati registrati con un percentuale della crescita di mercato in India passata dal 3.3% del 2014 al 6.9%, nel 2018.