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Nel 2004 Valentino Rossi ha rifiutato il passaggio dalla MotoGP alla Formula 1 con Ferrari

L’allora presidente della Ferrari Luca Cordero di Montezemolo ha rivelato che dopo il test privato effettuato con la F2004 di Michael Schumacher nel 2004 a Valentino Rossi fu proposto di correre con la Sauber (team clienti del Cavallino) nel Mondiale 2005 di Formula 1 ma il campione di Tavullia rifiutò per restare in MotoGP: “Valentino, da ragazzo intelligente, ha preferito restare il numero uno nelle moto, piuttosto che essere il quarto o quinto pilota in Formula 1.
A cura di Michele Mazzeo
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Valentino Rossi nel 2004 ha rifiutato il passaggio dalla MotoGP alla Formula 1. A rivelarlo a distanza di quasi 17 anni è stato Luca Cordero di Montezemolo, all'epoca presidente della Ferrari. L'ex numero uno del Cavallino infatti ha ammesso l'offerta fatta al Dottore per farlo correre in Sauber nel Mondiale di F1 2005 dopo la stupefacente prestazione nel test privato fatto a Fiorano il 21 aprile del 2004 a bordo della F2004 con cui Michael Schumacher vincerà poi il suo ultimo titolo iridato. Offerta però declinata dal fenomeno di Tavullia che, per usare le parole utilizzate da Montezemolo nell'intervista rilasciata a Motorsport.com, "da ragazzo intelligente, ha preferito restare il numero 1 nelle moto, piuttosto che essere il quarto o quinto pilota in Formula 1".

"Dissero che era un'operazione pubblicitaria, ma non ne avevamo bisogno – ha detto infatti alla testata specializzata Luca Cordero di Montezemolo in merito al test privato organizzato dalla Ferrari per Valentino Rossi nel 2004 –. Era più che altro un gesto di cortesia verso un grande campione e tifoso. Aveva organizzato tutto Domenicali (l'attuale CEO della Formula 1, all'epoca direttore sportivo del Cavallino, ndr), grande appassionato di moto. Abbiamo visto però – ha poi aggiunto l'ex presidente della scuderia di Maranello – che aveva un grande potenziale e che andava forte. Non era costante, ovviamente, ma faceva giri con tempi molto interessanti. 

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C'è stato un momento in cui abbiamo pensato di fargli fare un anno in Sauber – ha poi rivelato l'ex boss del Cavallino –. Avrebbe dovuto abbandonare tutto per cominciare allenamenti e test per essere pronto a debuttare sulle quattro ruote. Valentino, da ragazzo intelligente – ha infine concluso Montezemolo –, ha preferito restare il numero uno nelle moto, piuttosto che essere il quarto o quinto pilota in Formula 1".

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