Michael Dunlop racconta la sua unica volta al Ranch di Valentino Rossi: “È stato orribile”

Michael Dunlop, il pilota più vincente nella storia del Tourist Trophy dell'Isola di Man, ha rivelato di aver vissuto un'esperienza tutt'altro che semplice alla sua prima, e finora unica, partecipazione alla 100 km dei Campioni al Ranch di Valentino Rossi. L'evento, andato in scena a Tavullia lo scorso gennaio 2025, lo ha visto in pista accanto a fuoriclasse del motociclismo mondiale, in un contesto però completamente diverso da quello a cui è abituato.
Dunlop, che nel 2024 ha superato lo storico record di 26 vittorie del leggendario zio Joey Dunlop, raggiungendo quota 29 successi al TT, è stato personalmente invitato da Valentino Rossi a prendere parte alla gara su terra battuta riservata ai grandi nomi del motorsport. In coppia con il giovane fenomeno della MotoGP Pedro Acosta, suo grande ammiratore, il 36enne nordirlandese è sceso in pista ma la sua performance è stata tutt'altro che memorabile.

In un’intervista al podcast TT Live, Dunlop ha raccontato senza giri di parole quanto accaduto: "Sono fortunato perché ho potuto partecipare a diversi eventi a cui normalmente non sarei stato invitato. Sono andato al Ranch di Valentino Rossi. È stato orribile, non avevo ritmo, ma il solo fatto di aver ricevuto l'invito a partecipare è stato fantastico".
Il Ranch di Valentino Rossi, noto per essere la culla di allenamento di alcuni dei migliori piloti italiani e internazionali, è infatti un tracciato di flat track, una disciplina molto distante dallo stile di guida necessario per dominare le strade dell'Isola di Man.

Durante la cerimonia degli Adelaide Irish Motorbike Awards, dove è stato premiato come pilota irlandese dell’anno, Dunlop aveva già affrontato l'argomento con schiettezza: "Ho avuto il privilegio di essere invitato personalmente da Valentino Rossi ad andare al Ranch. È una cosa che non mi piace, non faccio motocross e non faccio flat track, ma io e Gary siamo andati lì per divertirci un po'. È stato divertente andare lì anche se sapevo che saremmo stati fuori dalla nostra zona di comfort e dalla nostra cerchia".
Nonostante le difficoltà, l’esperienza ha lasciato il segno: "Rossi è un appassionato di motociclismo su strada, anzi, a dire il vero, è un fan sfegatato di quello che facciamo noi ragazzi. È stato bello uscire e provare questa esperienza, ma è stata molto dura per me. Dimostra semplicemente il loro talento; se mi guardi, io ho un talento diverso. Ma quei ragazzi stanno creando un livello che è qualcosa di straordinario e sono fantastici" ha infatti detto la leggenda del Tourist Trophy, Michael Dunlop, riguardo alla sua prima (e fin qui unica) esperienza alla 100 km dei Campioni al Ranch di Valentino Rossi a Tavullia.

Michael Dunlop, protagonista assoluto delle corse su strada, ha quindi ribadito la distanza tra due mondi del motociclismo solo all’apparenza vicini. Il Ranch di Rossi, adatto a specialisti del motocross e del flat track, si è rivelato un terreno ostico anche per uno dei più grandi nomi delle due ruote a livello mondiale.