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La VR46 svela le trattative e mette in imbarazzo Ducati: “Ecco perché Alex Marquez avrà la GP26”

Pablo Nieto rivela che la VR46 ha rifiutato la Ducati GP26 per Franco Morbidelli. Così Alex Marquez e Gresini hanno ricevuto la moto ufficiale per la MotoGP 2026: un retroscena imbarazzante per la casa di Borgo Panigale.
A cura di Michele Mazzeo
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Durante il weekend del GP del Giappone della MotoGP 2025 di scena a Motegi, il team manager Pablo Nieto ha svelato che la VR46 aveva la possibilità di dare anche a Franco Morbidelli la Ducati GP26, ma ha scelto di non farlo. Solo dopo il rifiuto da parte del team di Valentino Rossi dunque la moto è finita ad Alex Marquez e al team Gresini.

Un dietro le quinte che ridimensiona la versione ufficiale,  mette un po' in imbarazzo la casa di Borgo Panigale e chiarisce quali siano ad oggi le dinamiche tra team Factory e team clienti nella classe regina del Motomondiale dopo che, la separazione tra Pramac e Ducati, con il passaggio a Yamaha dal 2025, ha ridisegnato la geografia delle gerarchie in MotoGP.

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La VR46 di Valentino Rossi è infatti diventata il nuovo team satellite ufficiale, con supporto diretto dalla casa di Borgo Panigale. Eppure, nonostante il nuovo status, Ducati ha scelto di ridurre a tre il numero di moto ufficiali disponibili nel 2025, lasciando il solo Fabio Di Giannantonio con la GP25 aggiornata.

Dal 2026, invece, torneranno ad essere quattro. La novità è che una di queste andrà ad Alex Marquez e al team Gresini, oggi secondi nel Mondiale alle spalle del dominatore Marc Marquez. Una promozione presentata da Ducati come premio ai risultati del pilota spagnolo, ma che, come svelato da Pablo Nieto, nasconde in realtà una dinamica diversa.

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Il retroscena svelato da Nieto: "Avevamo la GP26 anche per Morbidelli, ma l'abbiamo rifiutata"

In Giappone, il team manager della VR46 ha rivelato i retroscena: "L'anno prossimo avremo esattamente la stessa cosa di quest'anno. Avremo una moto ufficiale per Diggia, quella del '26, e una moto ufficiale del '25 per Frankie. Avevamo la possibilità di prendere la GP26 anche per Franco. Abbiamo deciso di non prenderla. Ecco perché la Ducati ha dato la moto a Gresini".

Una scelta sorprendente, che cambia completamente la lettura della  situazione di Alex Marquez. Più che un riconoscimento da parte di Ducati, la GP26 allo spagnolo sembra dunque conseguenza della rinuncia da parte della VR46 alla seconda moto ufficiale.

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Perché la VR46 ha rifiutato la seconda GP26?

Nieto ha poi spiegato il motivo della decisione: "Alla fine pensiamo che il cambiamento tra la GP25 e la GP26 non sarà così grande, perché avremo lo stesso motore e quasi la stessa moto. Certo, la Ducati preparerà qualcosa per il futuro. Ma penso che il lavoro sarà più incentrato sul '27. Così abbiamo deciso di procedere in questo modo. Abbiamo visto che la moto del '25, con Marc e Diggia, è fantastica".

Alla base della scelta pesa dunque il congelamento dello sviluppo motori deciso dalla MotoGP per i costruttori fuori dalla zona concessioni. Una regola che limita gli aggiornamenti e riduce le differenze tra una stagione e l'altra. In questo contesto, investire su due GP26 non è apparso conveniente alla VR46, che ha preferito restare con lo stesso schema di questa stagione.

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Smentita la narrazione ufficiale Ducati del ‘premio' ad Alex Marquez

Il risultato, però, stando a quanto rivelato da Nieto, è che Ducati si è trovata costretta a riassegnare la quarta moto ufficiale all'altro team clienti, vale a dire al Team Gresini, facendolo passare però come un premio alle fantastiche prestazioni offerte da Alex Marquez nel corso di questa stagione ("La sua stagione è stata davvero impressionante. Dopo una serie di valutazioni, Ducati Corse ha deciso di aumentare ancora di più il suo supporto affinché il pilota e tutto il gruppo di lavoro possano continuare a crescere" sono state infatti le parole del Direttore Generale di Ducati Corse, Gigi Dall'Igna, al momento dell'annuncio). Inevitabilmente le verità raccontate dal team manager della VR46 smentiscono la versione ufficiale creando un pizzico di imbarazzo.

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Chiamato in causa sulla questione, il direttore sportivo del Team Gresini, Michele Masini, ha evitato di alimentare la polemica: "Non è compito mio rispondere a VR46. Forse è meglio parlarne con Ducati. Penso che il team Gresini abbia fatto stagioni straordinarie. Quindi, ci concentriamo solo sul lavoro".

Una risposta diplomatica, che conferma però il disagio di Borgo Panigale: la narrazione ufficiale del "premio" al più piccolo dei fratelli Marquez è stata smentita nei fatti dalle parole di Nieto, che hanno spostato i riflettori su una trattativa dietro le quinte.

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