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La Ferrari spiega le difficoltà di Lewis Hamilton: “Abbiamo sottovalutato un aspetto all’inizio”

La Ferrari analizza il difficile 2025 di Lewis Hamilton: Togninalli ammette che squadra e pilota hanno sottovalutato l’adattamento. Il rapporto però, secondo il responsabile degli ingegneri di pista, non è compromesso.
A cura di Michele Mazzeo
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Il primo anno di Lewis Hamilton in Ferrari è stato più complicato del previsto, come mostrano d'altronde i risultati ottenuti nel Mondiale di Formula 1 2025. A spiegarlo è Matteo Togninalli, responsabile dell'ingegneria di pista della scuderia, che, nell'intervista a Motorsport-Total, individua nell'adattamento reciproco sottovalutato la chiave per leggere una stagione segnata da tensioni, risultati mancati e comunicazioni radio finite spesso sotto la lente dei media.

Il sette volte campione del mondo arrivava da oltre dieci anni nello stesso ambiente, con abitudini e processi consolidati. L'impatto con Maranello è stato immediato e duro, anche perché la Ferrari SF-25 non ha mai permesso di lottare per le vittorie. Il quarto posto nel Mondiale Costruttori, a 435 punti dalla McLaren, racconta una stagione senza successi, chiusa con Charles Leclerc quinto e Hamilton sesto nella classifica piloti, con il monegasco capace però di salire sette volte sul podio mentre il 40enne di Stevenage, vittoria nella prima Sprint dell'anno in Cina a parte, non è ancora mai riuscito a salire sul podio vestito di rosso.

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Secondo Togninalli, però, la lettura esterna non restituisce la realtà del box: "Penso che quello che si vede dall'esterno sia molto peggio di quello che è in realtà". Il tecnico Ferrari riconosce che la frustrazione ha inciso, soprattutto per un pilota abituato a vincere, ma sottolinea come il lavoro quotidiano abbia già creato basi solide: "Il rapporto con Lewis, quello che stiamo costruendo con lui, è estremamente positivo".

Matteo Togninalli, Head of track engineering della Scuderia Ferrari di Formula 1
Matteo Togninalli, Head of track engineering della Scuderia Ferrari di Formula 1

Le difficoltà non si sono limitate alla comunicazione con l'ingegnere di pista Riccardo Adami, spesso al centro di team radio ruvidi. A pesare è stato soprattutto il rendimento della vettura sul giro secco. La Ferrari ha sofferto nella preparazione delle gomme in qualifica, un limite che ha condizionato l'intero 2025 in un campionato dove partire davanti ha fatto la differenza.

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In questo contesto si inserisce l'ammissione più significativa: "Forse entrambi, la squadra e Lewis, abbiamo sottovalutato questo aspetto all'inizio". Non un problema di convivenza, ma di tempi e aspettative. Hamilton ha già confermato l'impegno con la Ferrari anche per il 2026, quando il cambio regolamentare offrirà un reset tecnico e un nuovo anno zero. Anche se prima, come rivelato da lui stesso, avrà bisogno di un periodo di completo isolamento.

A Maranello la linea è chiara: meno rumore, più risultati. Perché, come lascia intendere Togninalli, solo una Ferrari competitiva potrà spegnere definitivamente l'immagine di un matrimonio in crisi che, dall'interno, viene raccontato come tutt'altro che compromesso.

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