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La Ferrari ha un problema, la macchina saltella in rettilineo: è l’inquietante “porpoising”

Con i test di Barcellona è tornato in voga in F1 il termine ‘porpoising’, una parola che riporta il circus agli anni ’80 e che spaventa la Ferrari.
A cura di Alessio Morra
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I test di Barcellona sono stati tutto sommato positivi per la Ferrari, che ha mostrato di essere veloce e probabilmente sarà molto più competitiva rispetto alle ultime due stagioni. Leclerc si è anche tolto lo sfizio di essere il più veloce in una delle tre giornate. Ovviamente è troppo presto per tirare le somme, considerato che Mercedes e Red Bull forse un po' si sono nascoste. Ma a Barcellona c'è una parola che è diventata di tendenza: ‘porpoising‘. Un termine che fa un po' paura alla Ferrari, ma non solo. Il team principal della scuderia di Maranello Mattia Binotto ha ammesso che il problema esiste, ma risolverlo è molto meno semplice di quanto può sembrare: "Penso che in tanti abbiamo sottovalutato il problema. La risoluzione teoricamente è semplice, ma potrebbe essere meno facile di quanto si pensa".

Cos'è il porpoising in Formula 1: non riguarda solo la Ferrari

Le immagini sono piuttosto esplicative. Il porpoising, che rappresenta un grande ritorno agli anni '80, non è altro che un movimento oscillatorio che si riesce a notare pure a occhio nudo, e lo si vede però quando le vetture sono sul rettilineo. Il fenomeno è legato alle nuove monoposto a effettuo suolo, e guardando le vetture si nota come le vetture, compresa la Ferrari, ‘rimbalzino' a terra. Sembrano di fatto camminare su dei dossi infiniti, rimbalzano, come le vetture dei fumetti. Il porpoising è una perdita improvvisa di carico aerodinamico che porta a effetti oscillatori, che ovviamente producono una perdita di prestazioni.

Ma naturalmente al di là del fattore tecnico e aerodinamico con il porpoising i problemi non mancano nemmeno per i piloti, perché è già complicato guidare una Formula 1 e figuriamoci con tutte quelle sollecitazioni che fatica potrebbero fare, non solo Leclerc e Sainz della Ferrari.

Con il porpoising la Formula 1 torna indietro di tanti decenni, ma a differenza degli anni '80 i test sono pochissimi e quindi non sarà semplice subito risolvere questo problema. Perché solo girando in pista si possono ottenere i dati necessari che possono portare alla risoluzione del problema, non basta la galleria del vento e non bastano i dati del simulatore. C'è bisogno di cambiare l'incidenza degli elementi dell'ala anteriore che sono più vicini al suolo. La parola in chiave per far andare bene una Formula 1 è sempre la stessa: ‘bilanciamento', ed è anche in questo caso il mantra per chi vuole avere una vettura vincente.

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