Non è l'inizio di stagione 2020 che Marc Marquez si aspettava: per il pilota spagnolo l'anno è iniziato storto con due zeri consecutivi nella casella punti per il mondiale MotoGP 2020 a causa della sua caduta nel GP di Spagna e in quello di Andalusia ha alzato bandiera bianca dopo l'operazione all'omero. Il centauro di Cervera sabato ha provato a capire se era pronto a correre ma non è riuscito a salire sulla sua Honda e la strada verso il titolo mondiale è tutta in salita.

Il campione in carica non è mai riuscito a conquistare il titolo dopo non essere riuscito a conseguire punti nella prima gara e se dovesse riuscirci sarebbe un'impresa storica: nel 2009, nella 125, non riuscì a finire il GP del Qatar e terminò ottavo nella classifica generale mentre nel 2011, in Moto2, non ha visto la bandiera a scacchi nei primi due Gran Premi (Qatar e Spagna) ma si è classificato secondo con 23 punti di ritardo rispetto a Stefan Bradl. Anche quest'anno non sarà facile per il campione iridato, visto che la distanza con Fabio Quartararo dopo il GP dell'Andalusia è di 50 punti e dovrà cercare di recuperarli in 11 gare. A differenza di altre stagioni, questo 2020 a causa dell'emergenza sanitaria dovuta alla diffusione della pandemia Coronavirus ha portato il numero totale di gare a 13 e questo rende ancora più difficile la rimonta ma Márquez ci proverà.

Il pilota Honda in merito alle sue possibilità di prendere parte alla contesa per la vittoria del mondiale: "Chi vince lo meriterà. Se sono qui oggi è perché lo vedo possibile. Sono rimaste molte gare e se alla fine non viene raggiunto, non sarà per mancanza di volontà e di sforzo". 

I rivali di Marquez non lo escludono dalla lotta per il titolo perché sono coscienti che quello che è capitato a Marc potrebbe accadere a loro e lo spagnolo ora avrà tempo per poter recuperare in vista della gara del 9 agosto a Brno in Repubblica Ceca, quando tenterà il suo assalto alla leadership. L'impresa è molto difficile ma non impossibile.

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